Chiesa e Ici, finalmente le cifre

Avvenire analizza una relazione del ministero del Tesoro e scopre che... Dopo tante bugie su "Chiesa e Ici", i dati ci offrono la verità dei fatti.

04/01/2012

     Dopo l'ondata di bufale e bugie sulla famosa questione "Chiesa e Ici", ecco un po' di verità che arriva dalle cifre. In particolare, dalla relazione sull'erosione fiscale del ministero del Tesoro. Il quotidiano Avvenire, nel numero in edicola, a pagina 12, sotto il titolo Esenzioni Ici al sociale? Nessuna cifra miliardaria, ne rende conto fin nei particolari. Famigliacristiana.it ripubblica qui l'articolo di Avvenire.


Altro che 450 milioni di Ici non pagata dalla Chiesa. Altro che 500 milioni, 1 miliardo o persino 2 miliardi di euro di imposta non versata dalle istituzioni cattoliche, come si è detto e scritto un po’ a caso in questi mesi.

     Finalmente, dopo tante cifre in libertà, ecco un numero ufficiale e ponderato, in tema di immobili esenti dal pagamento dell’Ici: 100 milioni di euro. A tanto ammonterebbe il mancato introito per lo Stato se venisse fatta pagare l’imposta in tutti gli edifici degli enti non commerciali italiani nei quali si svolgono le attività socialmente rilevanti che la legge esenta.

     Attenzione: abbiamo detto "tutte" le attività di "tutti" gli enti non profit, dunque nella cifra sono comprese "anche" quelle riconducibili in vari modi alla Chiesa cattolica. Ed è questo che sorprende. Perché se tutte le attività sociali "erodono" – si fa per dire – un gettito pari a 100 milioni di euro, è evidente che il dato riconducibile ai soli enti della Chiesa cattolica dovrà essere molto inferiore.

     La cifra dei 100 milioni è contenuta nella relazione finale del Gruppo di lavoro sull’erosione fiscale, guidato dal sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani, che l’ex ministro del Tesoro Giulio Tremonti aveva voluto per censire le varie voci che in un modo o nell’altro riducono il gettito fiscale. Il faldone, che si può consultare e scaricare dal sito del ministero del Tesoro (www.tesoro.it), contiene l’elenco completo delle misure e dei vari regimi fiscali agevolati, dalle detrazioni riconosciute alle famiglie per la casa, i figli a carico, le spese veterinarie, alle agevolazioni per imprese, cooperative, enti non profit.

     Bene, in fatto di Ici, ecco il calcolo relativo all’esenzione riconosciuta alla prima casa fino allo scorso anno: 3,4 miliardi di euro. Per quanto riguarda invece l’esenzione concessa al non profit e alla Chiesa, la simulazione ha preso in esame tutti gli immobili destinati esclusivamente allo svolgimento di attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive (art. 7, comma 1, lettera i del D.Lgs 504/92) e quelli dove si tengono attività dirette all’esercizio del culto e alla cura delle anime, alla formazione del clero e dei religiosi, a scopi missionari, alla catechesi, all’educazione cristiana (art. 16, lettera a, legge 222 del 20 maggio 1985).

    

Il risultato: se tutti questi immobili fossero assoggettati all’Ici, il guadagno per lo Stato sarebbe di 100 milioni. Certo, non poco in tempi di difficoltà, ma in ogni caso una cifra ben lontana dalla stima che viene attribuita all’Associazione dei comuni italiani (Anci), e che in modo spannometrico indica in 450 milioni l’erosione di gettito attribuibile alle attività della sola Chiesa cattolica. Per colpire la Chiesa, insomma, si dovrebbero andare a toccare in modo importante una serie di enti non profit attivi sul territorio, ovviamente non solo cattolici, che alla fine restituiscono alla collettività, in termini di servizi sociali e assistenziali offerti, molto più dello sconto fiscale di cui alla fine beneficiano.

     Dove ci fossero degli abusi, è naturale che questi debbano essere perseguiti, ma la stima del Tesoro in ogni caso restituisce un po’ di chiarezza e verità su quanto sia il peso degli immobili esentati dall’Ici, compresi quelli della Chiesa. Il calcolo dei 100 milioni, comunque, non si riferisce agli edifici di culto e agli oratori delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato intese, il cui valore non è nemmeno stimato dalla relazione.

     Ma, allora, la domanda è: chi chiede di far pagare dai 450 milioni ai 2 miliardi di Ici alla Chiesa cattolica, vuole forse tassare templi e oratori?


Massimo Calvi
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Postato da brunoi il 07/01/2012 21:20

Salis,ho l'impressione che hai piu'fiducia in quello che scrive "Repubblica" piuttosto di quello che scrive "Famiglia cristiana" Ti consiglio di leggere su F.C.cartacea di questa settimana il commento di Don Sciortino ad alcuni lettori che esprimevano parere sulla questione Ici/chiesa.

Postato da Franco Salis il 07/01/2012 10:38

La mia risposta è semplice:sono come san Tommaso,se non vedo e sento non credo,chiunque egli sia. Ho definito l’affermazione di Bagnasco come dettata da furbizia che non è una virtù. Se fosse stato sincero avrebbe presentato l’elenco dei beni con i dati catastali:è l’unico mezzo di verifica efficace . Tutte le altre forme sono chiacchiere per confondere i lettori dell’una e dell’altra parte. L’ho detto fin troppe volte. Tu sei davvero convito che Bagnasco non si fosse accorto della presenza nella sua diocesi di un prete pedofilo? perché dal fatto concreto passa a vie di principio (si ai controlli)? Quanto poi al maggior peso che dò alla Chiesa piuttosto che ai radicali è semplice perché la chiesa mi interessa, i radicali no. Sono legati a ideologie retrograde violente si auto proclamano come non violenti,quasi che l’aborto non sia una violenza per il bambino e aggiungo anche per la mamma. Ma qualche affermazione è condivisibile. Ecco il discernimento, ecco San Paolo “una parte di verità sta anche nei pagani” Parli di autorità della Chiesa. L’autorità deriva da Cristo. Non voglio entrare nel merito di discussioni teologiche perché non ne ho la capacità. Ma in concreto, quante volte la Chiesa ha tradito Cristo? Tu, proprio come cristiano per effetto del Battesimo e della Confermazione hai il dovere di denunziare questi tradimenti,e non è vero che i panni sporchi si lavano in casa. Dici “direi che tutta l'opera della Chiesa é finalizzata al bene spirituale e materiale della gente”.E chi te lo assicura? Meno male che hai usato il condizionale. Ma scusa,quando finiscono le celebrazioni del Conclave,ad un certo punto viene pronunciata la formula “extra omnes” Si ma ad eccezione di due persone invisibili: Cristo e satana. Il primo è presente perché non ho motivo finora di dubitare della sua promessa: “quando due o più saranno uniti in mio nome,io sarò con loro”, il secondo perché consentito dalla volontà di Cristo stesso. Il maligno per noi cristiani non è sullo stesso piano di Cristo,ma ad esso assoggettato. Gesù non vuole che gli apostoli vadano ad estirpare la gramigna,ma si riserva di separare alla fine. Tutto ciò premesso nella storia talvolta ha vinto Cristo,tal altra satana..Ma non solo nel corso della storia,ma anche nel corso di uno stesso pontificato. Ecco perché dobbiamo essere “critici” Per essere collaboratori di Cristo,che non vuole il suo sacrificio sprecato. Vedi ho già detto di essere vicino alla settantina,molti amici, e non, mi hanno preceduto nel lasciare questo mondo. Beh io non vedo all’inferno nessuno,neppure coloro che mi hanno fatto molto, ma molto male. Ah,non trovi giustificata la diffidenza? Credi che i delitti consumati al Vaticano, o per sua disposizione,lo stesso Catechismo della Chiesa Cattolica,lo stesso diritto canonico non giustifichino ampiamente la diffidenza?,ma vedi tu. interessante e’ vedere come sono orientate le diffidenze,ad annientare il fratello(anche il Papa e’ mio fratello in Cristo) che ha sbagliato o a supportarlo per un suo ripensamento? sono un presuntuoso se penso a questo? No, io dò il mio contributo,se tutti gli altri dessero il loro,l’autorità della chiesa avrebbe più credibilità.Ciao

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 06/01/2012 17:08

A marialma : il problema consiste nel principio di giustizia . Tutti devono pagare ( che poi ci siano riduzioni significative sulla tipologia ed utilizzo del bene immobile, è ancora una necessità di giustizia). Ad un esempio se ne possono contrapporre altri: alla tre case di accoglienza altre case di religiosi ricchi ( e non facciamo gli ingenui!). Il problema non sta nel credere ( allora sarei uno stupido, bella opinione nei miei confronti !) che facendo pagare ai no profit si risolvono i problemi italiani; si risolve quello di una coscienza ben formata su valori civili e religiosi ( anche la vecchietta del vangelo ha dato la monetina,tutto quello che aveva ... ma il vangelo lo stiracchiamo secondo i nostri - anche della chiesa-interessi). SIamo realisti; certo! Chi si occuperebbe di quelle persone : le persone oneste, che hanno sempre pagato le tasse; ad una richiesta di aiuto, anche affinchè si paghi l'ICI, interverrebbero a favore, per sostenere quelle tre case di accoglienza. Forse già non lo fanno? Ed io avrei accusato tutti? Accuso chi non ha un senso della giustizia; pensi alla testimonianza, poi sul terreno religioso, di una chiesa che dà il buon esempio. Anni fa, un giorno, il prof.Lazzati, entrando nel dsiscorso del pagare le tasse ( non era l 'ICI che non esisteva ancora) da esperto conoscitore delle origini cristiane, ricordava che i primi cristiani davano questa testimoniza,pagavano i tributi che lo stato imponeva, e non per paura di essere mandati a morte, ma per senso del dovere.

Postato da brunoi il 06/01/2012 10:42

Franco Salis,lei é piu' propenso a credere alle menzogne, piu' volte smentite,dei radicali piuttosto che alle autorita' della Chiesa. Bagnasco ha detto che che la Chiesa non ha nessuna preclusione ad eventuali controlli da parte delle autorita' se ci fosse qualche inadempienza,perche' non dicono la stessa cosa gli enti laici? pensa che i circoli Arci,case del popolo,circoli ricreativi e sportivi esentati da Ici e che svolgono pure attivita' commerciali siano tutti a posto? E pensa che le loro attivita'portino dei vantaggi ai poveri e i bisognosi? La Chiesa non usa le sue risorse per mandare i preti e le suore in crociera,direi che tutta l'opera della Chiesa é finalizzata al bene spirituale e materiale della gente. Ovviamente nessuno é esente da errori,ma tutta questa diffidenza da parte di chi si dichiara cattolico la trovo eccessiva.

Postato da Roberto Borghesi il 06/01/2012 10:19

Grazie, finalmente un po' di chiarezza come ho visto fare su Avvenire con testimonianze scritte e filmate...le risposte sono logiche, razionali e si dovra' trovare il modo di diffonderle !! Roberto

Postato da marialma il 05/01/2012 20:28

Umberto, Novara. "ritengo che anche la Chiesa e i no profi laici, anche se operano nel sociale, debbano pagare lo stesso" Davvero vogliamo questo? Davvero si risolvono i problemi italiani facendo pagare ai no-profit. Posso immaginare come possano pagare l'ICI le tre case d'accoglienza della mia città che accolgono tanti emigrati gratutamente!, e li aiutano ad integrarsi. Sicuramente dovrebbero chiudere, ma chi si occuperebbe di queste persone? Ma dai! siamo realisti! Come specificato nell'articolo sicuramente tutti gli abusi, che sicuramente ci sono, devono essere perseguiti ma non si può accusare tutti!

Postato da 52maurizio il 04/01/2012 22:23

nel prendere atto, con soddisfazione, di questi dati. reputo comunque che la Chiesa, al pari degli altri enti che godono di privilegi, non possano o debbano evadere nemmeno un euro, o creare ambiguità nei confronti dri pochi cittadini normali che le tasse le paghiamo, e tutte!

Postato da marialma il 04/01/2012 21:28

Finalmente un po' di chiarezza in cifre, speriamo che questo possa far tacere tutte le malelingue che fino ad ora hanno voluto colpire la Chiesa. Io non ne sono tanto sicura, perchè ogni volta che i mezzi d'informazione della Chiesa smentiscono le falsità messe in circolazione da chi la Chiesa la vuole colpire nessuno ci crede, c'è un silenzio assordante!

Postato da Franco Salis il 04/01/2012 18:55

Ho sempre manifestato propensione a non credere alle cifre sbandierate,ma oggi rimango deluso davanti ad un trionfalismo ingiustificato. Forse ho limiti di comprendonio,ma il problema non è questo. Cioè ancora non è fatta certezza. Nel calcolo ci sono tutte gli immobili riconducibili alla Chiesa? Sono andato a vedere il link ma anche lì,o non ho capito niente,o non dice niente. Io voglio l’elenco degli immobili dei vari enti riconducibili alla Chiesa,completo dei dati catastali. Allora, o il mio declino cognitivo è ulteriormente avanzato, sono tonto io,per chi non lo avesse capito,o voi state bluffando..MI SI CONTINUANO A FORNIRE DATI NON COMPLETI. Una volta effettuata questo accertamento,allora facciamo anche i conti di quanti servizi la Chiesa offre alla comunità. Ribadisco ancora una volta sono che la Chiesa sia creditrice nel confronti dello stato.A videzzi

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 04/01/2012 18:01

Giusto dare informazione coretta, ma il problema è un altro...: " Certo, non poco in tempi di difficoltà"... che non prende in considerazione che io, che sono onesto e ho sempre pagato le tasse, ritengo che anche la Chiesa e i no profi laici, anche se operano nel sociale, debbano pagare lo stesso. E quando faccio offerte alla chiesa (tutte le domeniche, come precetto nella mia coscienza), o attraverso bollettini postali ad istituti religiosi,missioinari, o organizzazioni laiche (unicef) posso aggiungere: il mio aiuto non manca, come da parte di molti altri ; ora perchè non "pretendere" che paghino tutti? Sarebbe anche una pedagogia della giustizia ( un parente muore, per testamento lascia una cifra considerevole alla parrocchia ... nemmeno un "grazie!"... pedagogia. la curia subito chiede al notaio di leggere il testamento; pedagogia del sospetto!!!). Ed io faccio della pedagogia del buon vivere civile. TUTTI paghino le tasse ( a Cesare ) in attesa di pagare quella futura, a Dio. Grazie a Famiglia Cristiana che mi consente la mia pedagogia della provocazione, quella dell'uomo onesto nell'ambito del fisco.

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