Conclave, i lavori nella Sistina

Entrano nel vivo i preparativi per il Conclave. Dalle congregazioni dei cardinali alla preparazione della Cappella Sistina.

05/03/2013
La Cappella Sistina in un'immagine di repertorio (Reuters).
La Cappella Sistina in un'immagine di repertorio (Reuters).

Attività della Santa Sede, lavoro dei dicasteri, rapporto con gli episcopati del mondo. Ma anche rinnovamento della Chiesa alla luce del Concilio Vaticano II, esigenze della nuova evangelizzazione nel mondo nelle diverse situazioni culturali. I 33 interventi alle tre congregazioni generali che si sono svolte finora in preparazione del conclave spaziano a tutto campo.

«Non posso entrare nel dettaglio perché così devo fare in base alla Costituzione che disciplina il segreto», chiarisce padre Federico Lombardi, portavoce della sala stampa, «ma posso dire che i lavori si svolgono in un clima sereno e che i cardinali vogliono tempo per i loro approfondimenti». Anche per questo oggi pomeriggio e domani pomeriggio non ci saranno le congregazioni. I cardinali avranno così modo di confrontarsi informalmente sia fra di loro che con non porporati.

Intanto questa mattina è stato anche approvato e spedito il testo del telegramma a “Sua Santità il Papa emerito Benedetto XVI”. A lui i cardinali inviano “in coro un devoto saluto con l’espressione della loro rinnovata gratitudine per tutto il Suo luminoso ministero petrino e per l’esempio loro dato di una generosa sollecitudine pastorale per il bene della Chiesa e del mondo».

Con gli ultimi arrivi i cardinali elettori sono saliti a 110 su 115 attesi per il conclave. Intanto cresce l’attenzione del mondo. Soltanto ieri pomeriggio sono stati registrati 207 nuovi accrediti che portano a 4.432 i giornalisti ammessi temporaneamente a seguire i lavori della sala stampa. Con i 600 permanenti si è dunque superata quota 5.000, con 1.004 testate rappresentate di 65 nazioni e con 24 lingue diverse.

Nel pomeriggio cominciano anche i lavori nella cappella Sistina dove i cardinali si riuniranno in conclave. Non sarà dunque possibile fino all’elezione del nuovo Papa visitare la cappella. Sarà rialzato il pavimento fino al primo gradino dell’altare, saranno posizionati banchi e tavoli, le due stufe una per bruciare le schede e una per il fumo che deve arrivare all’esterno, e le tre urne – opera di Cecco Bonanotte. Su una delle due urne è posizionato un piattino dove si poggia la scheda che viene poi rovesciata nell’urna stessa. Una seconda, più piccola, con una chiave, serve, eventualmente, per andare alla Domus Sanctae Marthae a raccogliere il voto di chi dovesse essere infermo. Nella terza, infine, si infilano le schede scrutinate.

Annachiara Valle
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