Divisioni e colpe anche nella Chiesa

L'ultima celebrazione eucaristica per il pubblico di Papa Ratzinger è l'occasione per ricordare che ora la Chiesa ha bisogno di unità e di comunione.

13/02/2013

Parla di un “cuore lacerato”. Dei “molti che sono pronti a ‘stracciarsi le vesti’ di fronte a scandali e ingiustizie, naturalmente commessi da altri” e dei “pochi che sembrano disponibili ad agire sul proprio cuore, sulla propria coscienza e sulle proprie intenzioni”.

Il Papa che parla a una folla di fedeli nella basilica di San Pietro, per il rito delle ceneri, ringrazia soprattutto i fedeli della diocesi di Roma mentre si accinge “a concludere il ministero petrino”. Parla di libertà, di unità della Chiesa. Ricorda che Gesù “denuncia l’ipocrisia religiosa, il comportamento che vuole apparire, gli atteggiamenti che cercano l’applauso e l’approvazione”.

E insiste: “il vero discepolo non serve se stesso o il 'pubblico', ma il suo Signore”. Le parole del profeta Gioele sembrano spiegare ancor meglio la decisione di Papa Ratzinger: “Non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti. Perché si dovrebbe dire fra i popoli: dov’è il loro Dio?".

"Questa preghiera - chiosa il Papa - ci fa riflettere sull`importanza della testimonianza di fede e di vita cristiana di ciascuno di noi e delle nostre comunità per manifestare il volto della Chiesa e come questo volto venga, a volte, deturpato. Penso in particolare alle colpe contro l’unità della Chiesa, alle divisioni nel corpo ecclesiale”. E parla della necessità di superare “individualismi e rivalità”. La comunione ecclesiale è “un segno umile e prezioso per coloro che sono lontani dalla fede o indifferenti”.



Lunghissimi appalusi e il saluto commosso del Segretario di Stato Tarcisio Bertone: “abbiamo compreso l’amore profondo che Vostra Santità ha per Dio e per la Chiesa che l’ha spinta a questo atto, rivelando quella purezza d’animo, quella fede robusta ed esigente, quella forza dell’umiltà e della mitezza, assieme a un grande coraggio che hanno contraddistinto ogni passo della sua vita e del suo ministero, e che possono venire solamente dallo stare con Dio”.



La gente, in piedi, attende la benedizione e poi si accalca per vedere, per l’ultima volta, Benedetto XVI che percorre sulla pedana mobile il lungo corridoio della basilica. Per i fedeli laici è l’ultima celebrazione eucaristica di Papa Ratzinger.

Annachiara Valle
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

Postato da germano turin il 14/02/2013 12:07

Sono nel dubbio se Benedetto XVI sia stato più un Grande Papa o un Grande Uomo. Per non sbagliare credo sia stato un grande Papa e continuerà ad essere un Grande Uomo. La Storia ce ne darà conferma. La sua grandezza, oltre che come timoniere della barca di Pietro in questi anni, credo sia dimostrata anche dall'apparente semplicità con la quale ha saputo risolvere delle grandi questioni, quasi senza darlo a vedere. Sono però convinto che le grandi questioni che ha risolto durante il suo pontificato non siano state nè semplici nè facili: il fatto che lui le abbia risolte con semplicità significa che solo lui l'ha saputo fare. Con l'aiuto dello Spirito, naturalmente. Il lato umano che mi ha colpito di più in Benedetto XVI - fra pochi giorni Cardinale Ratzinger - è stata l'autorità da lui manifestata da sempre, a fronte dei giochi di potere che si svolgevano attorno a lui e che non sono riusciti, non dico a coinvolgerlo, ma nemmeno a sfiorarlo e men che meno a condizionarlo. Da buon ultimo credo abbia ripetuto, come saluto finale del suo pontificato, quello che aveva già detto il suo predecessore Karol Magno: "l'unità dei cristiani è raggiungibile: basterebbe guardare tutti insieme la croce". Peccato che tutti dicano: "comincia tu" mentre è un'azione che andrebbe fatta tutti insieme... Grande Papa e Grande Uomo.

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati