Don Giussani, verso la beatificazione

Chiesta all'arcivescovo milanese Angelo Scola l'apertura del processo di canonizzazione per il fondatore di "Comunione e liberazione".

23/02/2012
Don Giussani con l'allora cardinale Montini, poi diventato Papa Paolo VI.
Don Giussani con l'allora cardinale Montini, poi diventato Papa Paolo VI.

A sette anni esatti dalla morte, avvenuta il 22 febbraio 2005, il movimento di Comunione e liberazione ha chiesto ufficialmente l’apertura della causa di beatificazione e canonizzazione del fondatore monsignor Luigi Giussani. Lo ha reso noto l’attuale presidente della Fraternità di Cl, don Julián Carrón, al termine della Messa celebrata nel Duomo di Milano dal cardinale Angelo Scola in occasione del trentesimo anniversario del riconoscimento pontificio di Comunione e liberazione.

Il motivo della scelta è dovuto al fatto che la diocesi milanese è quella dove Giussani è nato, ha vissuto il suo ministero ed è morto. L’arcivescovo Scola avvierà ora la procedura di richiesta ai Dicasteri vaticani interessati – in prima istanza Cause dei santi, Clero e Laici – del necessario “nulla osta”, per poi procedere alla convocazione dei testimoni e alla raccolta degli scritti di don Giussani.

Postulatrice della causa è la professoressa Chiara Minelli, docente di Diritto canonico ed ecclesiastico nell’Università di Brescia. A lei spetterà coordinare i lavori e stendere la Positio, ossia la sintesi che verrà presentata alla Congregazione delle Cause dei santi per stabilire l’esistenza delle virtù cristiane in grado eroico. Successivamente occorrerà l’approvazione di un miracolo attribuito all’intercessione di don Giussani per poter procedere alla beatificazione.

Dando la notizia, don Carrón si è augurato che «la Madonna − “di speranza fontana vivace” − ci aiuti ogni giorno a diventare degni delle promesse di Cristo e della immensa grazia che nel carisma di don Giussani abbiamo ricevuto e ancora riceviamo».

Saverio Gaeta
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Postato da Alfredoerr il 24/02/2012 23:41

Io posso solo parlare della mia esperienza di vita. L'incontro insperato eppure atteso con il movimento di don Giussani mi ha ridato la vita che stavo perdendo. L'incontro personale, occasionale con lui mi ha confermato sulla sua figura eccezionale, come quella di papa Giovanni Paolo II: uomini di Dio, innamorati di Cristo, veri uomini. Da seguire, da imitare. Che non hanno smesso di indicare la Chiesa come il luogo della presenza fisica di Cristo. Se non è santo chi dà agli uomini, a me, proprio a me, la certezza di Cristo presente che mi abbraccia, chi è santo? Che è padre se non chi da il senso della vita? grazie don Gius!

Postato da DOR1955 il 24/02/2012 09:30

Personalmente non ho mai approfondito la “figura” di Don Giussani, per cui non voglio esprimere nessun tipo di opinione al riguardo. In prima persona ho vissuto una esperienza diretta per circa venti anni con un frate francescano (OFM) salito al Cielo nel 2009 (link funerale : http://www.youtube.com/watch?v=ycVT33Yny9w), di cui gli ultimi sette (fino alla tarda serata della sua morte dove ero presente insieme a una Dottoressa amica del Padre e mia, per cui abbiamo potuto constatare cosa avvenuto e redatta testimonianza scritta che è stata secretata) a contatto diretto quasi tutti i giorni (causa la sua invalidità – Sclerosi multipla offerta per 57 anni, - arrivata a colpire anche la mancanza della parola avvenuta circa nell’anno 2000) e ho “conosciuto”, in quanto “accompagnatore”, quanto venivano a chiedere migliaia di persone per sua intercessione. Ho potuto vedere e constatare direttamente cosa significa avere carismi particolari e di questo non sono io che ne voglio parlare (ne lo posso fare, in quanto in quei frangenti ero tenuto al segreto confessionale) ma le tante testimonianze di chi ha avuto la “fortuna” di incontrarlo e avere benefici di ogni genere, che stanno arrivando al Postulatore incaricato dal Vescovo. Basandomi su questa esperienza penso di avere un po’ di “cognizione di causa” quando si parla di aprire una causa di Beatificazione per cui mi interessa sempre capire in che “contesto” ciò avviene. E, nel caso di Don Giussani, prima di farmi una opinione, cercherò di capire come ha vissuto “eroicamente” il suo magistero nel nome di Dio. Il tutto è premessa a quanto, il 9 gennaio 2008, l’Osservatore Romano, pubblicava una intervista del cardinale prefetto Josè Saravia Martins, in cui, fra le varie cose riguardanti i processi di beatificazione, ha dichiarato: “ …. Senza fama di santità non si muove nulla. E questa è la garanzia vera, quella che dovrebbe mettere a tacere ogni scetticismo: è la gente che addita alla Chiesa l’esemplarità di una figura. Sono i fedeli stessi che mostrano quanto questa figura sia stata capace di influire sulle loro vite, di alimentare la loro fede, di accendere in loro la fiamma della speranza, di proporsi come ancora di salvezza nelle loro personali vicende al punto di rivolgersi a loro in accorata preghiera. NON NEGO che ci possano essere anche altri auspici, come magari il giusto orgoglio di una famiglia religiosa nei confronti di un fondatore o di un confratello. Ma le assicuro che senza l’impulso che viene dalla fama di santità è difficile avviare un processo……”. Penso questo basti a far capire, alle persone che hanno il dono della ragione e conosciuto Don Giussani, se la causa di Beatificatine abbia o meno fondamento. Doriano

Postato da luciocroce il 23/02/2012 16:58

Don Giussani è stato il fondatore di CL; CL - così come la sua Compagnia delle Opere - è da sempre un'associazione molto chiacchierata; non sarebbe, allora, opportuna una maggiore prudenza, anche alla luce del fatto che Don Giussani è morto solo sette anni fa, un periodo brevissimo per i tempi della Chiesa?

Postato da giggio il 23/02/2012 14:51

Appunto per questo scola è stato inviato a milano, tra ciellini ci s'intende. E poi dicono di crederre ai santi! Quelli veri sono i nostri morti, la maggior parte degli altri sono solo per interesse di parte.

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