24/11/2012
Poche parole ripetute, essenziali e
profonde, semplici melodie circolari, dal sapore antico, che sembrano
avvolgere in un abbraccio chi canta e chi ascolta, lingue diverse che
risuonano insieme, ma anche lunghi momenti di silenzio. Ecco, in
sintesi, la preghiera di Taizé, un'intuizione che, partendo dal
cuore della Borgogna, terra buona di Francia (dalla comunità ecumenica di cui porta il nome)
ha saputo affermarsi con successo in tutta Europa e non solo.
Soprattutto tra i giovani. Un modo di pregare che è anche un modo di
concepire e sperimentare la fede.
Sarà proprio questo stile di vita
il centro del grande raduno in programma a Roma dal 28 dicembre al 2
gennaio. Decine di migliaia di giovani, provenienti da innumerevoli
Stati diversi, si ritroveranno per pregare insieme, per riflettere,
ma anche per scoprire i tesori racchiusi nella "città eterna",
fondamentale crocevia del mondo cristiano. L'incontro è organizzato
dalla comunità di Taizé in collaborazione con la Diocesi di Roma.
Ogni anno in una città diversa i
frères (fratelli) di Taizé propongono un incontro rivolto ai
giovani europei.
E' stato lo stesso frère Roger (il fondatore della
comunità) a inaugurare questo percorso, chiamato "pellegrinaggio
di fiducia sulla terra". Dalla fine degli anni '70 a oggi sono
state tantissime le città visitate: tra le tappe più recenti,
Berlino, Rotterdam, Bruxelles, Ginevra, Zagabria, Lisbona. L'ultimo
appuntamento italiano è stato a Milano, nel 2005. Cambiano i luoghi
e i momenti storici, ma è sempre sorprendente constatare la
partecipazione e il calore con cui questi incontri vengono seguiti.
Merito, forse, di un approccio sobrio, che punta all'essenziale.
Proprio in virtù del suo spirito ecumenico, da sempre la comunità
di Taizé riesce a tenere insieme sensibilità diverse, superando divergenze teologiche e strappi apparentemente insanabili. In questa
ricerca delle radici diventa possibile anche ridare slancio a
tradizioni antichissime, come quella della "preghiera del
cuore". Non sono necessarie molte parole, basta una semplice
frase ripetuta, quasi un "mantra": questa struttura piace
ai giovani forse proprio per il suo essere "fuori dal tempo",
sottratta al flusso continuo (e a tratti frastornante) di
informazioni che caratterizza il mondo contemporaneo.
A Roma i partecipanti, che saranno
ospitati dalle famiglie della diocesi, avranno molte occasioni per
approfondire la loro fede: alle preghiere comuni nelle principali
chiese della città si alterneranno riflessioni su temi biblici,
esperienze di condivisione, pellegrinaggi, ma anche momenti di
convivialità come i pranzi comuni o la grande "festa dei
popoli" con cui dare inizio al nuovo anno. C'è poi un
appuntamento particolarmente atteso: alla preghiera di sabato 29
dicembre (ore 18) nella basilica di san Pietro, parteciperà anche
papa Benedetto XVI. Già nel 2011, in un messaggio indirizzato ai
giovani di Taizé riuniti a Berlino, il Papa aveva affermato: «Il
Santo Padre esprime la gioia nell’accogliervi il prossimo anno per
il 35° incontro europeo del vostro pellegrinaggio di fiducia sulla
terra. Roma vi accoglierà calorosamente!».
Per informazioni e iscrizioni è
possibile consultare il sito
www.taize.fr/it
Proprio in virtù del suo spirito ecumenico, da sempre la comunità di Taizé riesce a tenere insieme sensibilità diverse, superando divergenze teologiche e strappi apparentemente insanabili. In questa ricerca delle radici diventa possibile anche ridare slancio a tradizioni antichissime, come quella della "preghiera del cuore". Non sono necessarie molte parole, basta una semplice frase ripetuta, quasi un "mantra": questa struttura piace ai giovani forse proprio per il suo essere "fuori dal tempo", sottratta al flusso continuo (e a tratti frastornante) di informazioni che caratterizza il mondo contemporaneo.
A Roma i partecipanti, che saranno ospitati dalle famiglie della diocesi, avranno molte occasioni per approfondire la loro fede: alle preghiere comuni nelle principali chiese della città si alterneranno riflessioni su temi biblici, esperienze di condivisione, pellegrinaggi, ma anche momenti di convivialità come i pranzi comuni o la grande "festa dei popoli" con cui dare inizio al nuovo anno. C'è poi un appuntamento particolarmente atteso: alla preghiera di sabato 29 dicembre (ore 18) nella basilica di san Pietro, parteciperà anche papa Benedetto XVI. Già nel 2011, in un messaggio indirizzato ai giovani di Taizé riuniti a Berlino, il Papa aveva affermato: «Il Santo Padre esprime la gioia nell’accogliervi il prossimo anno per il 35° incontro europeo del vostro pellegrinaggio di fiducia sulla terra. Roma vi accoglierà calorosamente!».
Per informazioni e iscrizioni è possibile consultare il sito
www.taize.fr/it
Lorenzo Montanaro