Se la famiglia si ribella

Organizzato dal progetto Tobia nell'ambito dei lavori del Congresso eucaristico di Ancona, il dibattito sulle politiche familiari ha portato l'attenzione sull'attualità poliltica.

09/09/2011
Francesco Belletti, direttore del Cisf.
Francesco Belletti, direttore del Cisf.

     «Una manovra economica totalmente indifferente alla questione familiare». Con il netto giudizio di Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari, anche le recentissime vicende politiche italiane hanno fatto capolino nell’ambito del Congresso eucaristico di Ancona. L’occasione è stata la tavola rotonda sul tema «Politiche familiari... quali sfide?», moderata dal giornalista Vincenzo Varagona e organizzata dal progetto Tobia, la libreria mobile promossa dal Gruppo San Paolo che sta percorrendo l’Italia per proporre esperienze e occasioni di cultura dinamica e dialogante.

     «Non si è ancora compreso che soltanto attorno alla famiglia si salva il Paese, poiché sostenere la famiglia significa aiutare quello “zoccolo duro” della nostra società dal quale si genera la solidarietà quotidiana», ha detto con forza Belletti, assicurando che «non possiamo più tollerarlo e nei prossimi giorni ci faremo sentire anche nelle piazze». Anche il presidente dell’Associazione famiglie italiane, Roberto Bolzonaro, ha commentato con amarezza le decisioni del Governo, sottolineando che «il concetto culturale dominante è che ogni iniziativa in favore della famiglia è un aiuto e non un investimento, mentre deve diventare patrimonio comune il fatto che il sostegno alla famiglia serve a far star bene tutta la società».

     Bolzonaro ha anche dimostrato come le ultime misure provocheranno un forte aumento di tassazione in particolare nelle famiglie con quattro componenti e reddito di 20.000 euro annui, che nel 2014 pagheranno il 39% in più di tasse. Per Michele Consiglio, vicepresidente nazionale delle Acli, «quando si pensa a politiche per la famiglia è tempo ormai di pensare a un sistema integrato, anche in ambito sindacale, poiché i contratti di lavoro spesso non tengono conto dei concreti problemi familiari».

     Dall’assessore alla famiglia della regione Marche, Luca Marconi, la triste constatazione che «tuttora le famiglie non hanno di fatto rappresentanza politica, come accade invece per tanti altri gruppi sociali: dobbiamo dunque assumerci tutti la responsabilità di avanzare proposte e di intercettare nuove energie».

Saverio Gaeta
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Postato da santrev il 12/09/2011 01:49

Ma come, i sindacalisti ed i politici, residenti in questo governo, voluti dalla gerarchia della chiesa che cosa stanno facendo? Se difatto si é constatato che questi signori non stanno facendo nulla in concreto, perché la gerarchia della chiesa si ostina a difenderli? Forse il motivo é che stanno difendendo altri "valori", magari economici. Per difendere i valori e gli interessi della famiglia qualcuno pensa sia sufficente qualche bella omelia di qualche alto porporato. Il fatto é che con le parole non si impastano frittelle!

Postato da Franco Salis il 10/09/2011 07:10

“Come ci chiede l’Europa,i mercati,il Presidente della Repubblica,per non fare la fine della Grecia e della Spagna, col cuore grondante di sangue, nell’esclusivo interesse degli italiani,”. Queste sono le motivazioni per cui la maggioranza del Senato ha detto “SI” alla manovra. Davanti all’ipotesi di una maggioranza senza il Premier,non se ne parli,viene subito la minaccia: subito alle urne. E’ chiaro che la minaccia è rivolta a quei parlamentari che in caso di scioglimento del Parlamento verrebbero arrestati e verso chi non avrebbe alcuna possibilità,stante anche questa legge elettorale di essere rieletto,né di trovare diversa adeguata occupazione(adeguata alla prebende) attuali. Le “energie vanno intercettate” ma non per virtuosismi letterari,che ormai non servono a niente. Chi non le avesse capite sin’ora non le capirà mai. Occorre uno “strappo”.Ripeto che ci sono “energie” interne al parlamento e adesso saltano fuori anche quelle esterne. Forse l’insistenza con cui F.C. e L’Avvenire nonché altra stampa cattolica ha affrontato il tema,ha fatto si che alcuni personaggi si siano snidati. Chi mi dice che non ve ne siano altri che attendono un segnale ben preciso? Mi sorge un dubbio(qualcuno dirà:e te pareva!) Non è che la gerarchia non si fida delle persone disponibili ? Che di fatto aspira ad un controllo più ampio del Parlamento e che dei contenuti non gliene frega niente o quasi,nonostante i numerosi interventi scritti? In altre parole tende al potere e non al servizio? Badate che i cittadini presto capirebbero che sono caduti dalla padella alla brace, e ciò nuocerebbe in maniera dirompente alla chiesa,con grave danno alle famiglie di cui oggi ci si eleva a paladini.Buona giornata.

Postato da giogo il 09/09/2011 16:42

Di che ci lamentiamo...quando molti "cattolici" ancora sostengono questa masnada di filibustieri che ci governa?? A sentire il candido Bonanni l'articolo 8 non fa del male ai lavoratori...poveretto e opportunista. Sono iscritto alla Cisl da oltre 45 anni e avverto il sindacato o VIA bonanni o vado via IO, quello non è un sindacalista ma un collaborazionista. Saluti

Postato da GiulioS. il 09/09/2011 15:29

La manovra non contiene nessun provvedimento a sostegno delle famiglie, dei figli. Direi di più ci sono contenuti che minacciano la famiglia! Minaccia è l'art. 8 che include la possibilità di fare accordi aziendali che implichino il licenziamento. Immaginate cosa accade in una famiglia di 4 componenti se si perde il lavoro, così semplicemente perchè il datore di lavoro vuole tenersi più profitto. E per le famiglie più numerose!! Ci sono minacce alla scuola, non ci sono insegnanti a sufficienza, dove i nostri figli vengono educati e tenuti per la gran parte della giornata. Minacce allo stato sociale sono togliere risorse agli enti locali che non riescono a sopperire e provvedere al mantenimento delle politiche di aiuto ai portatori di handicap, che a volte rimangono a carico delle famiglie. E' semplicemente una vergogna, a cui dobbiamo ribellarci! Se solo si va a pensare un momento che i tagli alla politica non sono stati fatti!!

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