18/09/2011
Il Duomo di Napoli affollato di fedeli di San Gennario il 19 settembre.
Chi ha qualche primavera in più sulle spalle e vive a Napoli si ricorda bene quel 19
settembre 1973, quando Faccia Gialla (alias san Gennaro) non fece il miracolo. Il
sangue nell’ampolla non si sciolse e Napoli piombò nell’incubo colera. Un caso?
Forse… E forse è un caso anche la mancata liquefazione del sangue nel 1980, anno
del terremoto in Irpinia che coinvolse (e come!!) anche il capoluogo campano.
O ancora, andando indietro negli anni, il sangue non si è sciolto nel 1939 e 1940
quando iniziò la Seconda Guerra Mondiale e quando l’Italia decise di parteciparvi.
Insomma, tre indizi fanno una prova, almeno per i napoletani… Napoli e San Gennaro, San Gennaro e Napoli. Un rapporto quasi diretto, schietto: un santo addirittura invocato per aiutare la squadra del cuore, eppur capace di “racimolare” un Tesoro tra i più preziosi al mondo, frutto delle donazioni di re, imperatori, papi, uomini illustri, ma anche tanta gente comune. È il vero patrono della città e la sua protezione s’irradia attraverso il miracolo dello scioglimento del sangue: tre volte all’anno, ma la data più importante resta quella del 19 settembre, la festa patronale.
Provateci voi a spiegare ai napoletani che il miracolo va spostato alla domenica così
da non perdere giornate di lavoro come vuole la manovra finanziaria di Tremonti. Di certo non lo farà il Cradinale Sepe che tra il serio e il faceto ha detto: “non posso dire a San Gennaro, aspetta, il miracolo fallo domenica. Possono decidere di spostare San Pasquale, ma non San Gennaro alla cui data è legato un evento soprannaturale”.
Dello stesso avviso anche il sindaco (laico) De Magistris: “Nessuna
legge può regolamentare una ricorrenza che ha carattere religioso e mistico”. Anche
il Governatore della Regione Campania Stefano Caldoro, sebbene della stessa parte
politica del Governo Berlusconi, ha levato gli scudi a difesa del Santo.
In realtà, per quest’anno la Festa è salva: lunedì 19 scuole ed uffici chiusi ed il
rituale dello scioglimento del sangue avverrà (speriamo) regolarmente. Il testo
della manovra approvata al Senato, infatti, prevede l’abolizione delle feste soltanto
a partire dal 2012. Ma i napoletani, al contrario di quanto si dica, sono previdenti
e lungimiranti: sul sagrato del Duomo è già partita una raccolta di firme per far
cambiare idea al Governo… E chissà se San Gennaro, anche stavolta, farà il
miracolo….
Giovanni Nicois