26/10/2010
Cuoco immigrato
Gli immigrati sono aumentati 20 volte negli ultimi 20 anni. E senza di loro l’Italia crolla. Anche il nuovo Rapporto sull’immigrazione di Caritas italiana e della Fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana presentato questa mattina a Roma ribadisce che l’immigrazione non è un problema, ma una soluzione ai problemi del Paese. Gli immigrati contribuiscono al Pil per l'11 per cento e con 11 miliardi di euro di contributi previdenziali hanno contribuito al risanamento dei bilanci dell’Inps. Al fisco gli immigrati dichiarano 33 miliardi l’anno. Sono il 10 per cento dei lavoratori dipendenti e sono 400 mila gli stranieri titolari d’impresa. A Milano i pizzaioli egiziani sono più di quelli napoletani. Mezzo milione hanno acquisito la cittadinanza italiana e oltre 570 sono gli “stranieri” nati in Italia. Sono 110 mila gli ingressi in Italia per ricongiungimento familiare.
I più numerosi sono i romeni con 900 mila residenti, seguiti da albanesi e marocchini (mezzo milione) e poi da cinesi, ucraini e serbi. A Roma abitano 270 mila stranieri, a Milano 200 mila. A Porto Recanati gli stranieri sono il 20 per cento della popolazione. Il comune che ne ha di più in rapporto alla popolazione è Airole in provincia di Imperia dove il 35 degli abitanti è straniero. Il Rapporto si occupa anche di criminalità e scrive: “Il ritmo di aumento delle denunce contro cittadini stranieri è molto ridotto rispetto all’aumento della loro presenza per cui è infondato stabile una rigorosa corrispondenza tra i due fenomeni”.
In allegato la scheda statistica con tutti i dati del Rapporto.
Alberto Bobbio