22/02/2012
Il significato del tempo quaresimale, iniziato oggi con il Mercoledì delle Ceneri, è stato al centro della riflessione di Benedetto XVI durante l’udienza generale nell’Aula Paolo VI. Si tratta di quaranta giorni, ha sottolineato il Pontefice, che rappresentano «il tempo dell’attesa, della purificazione, del ritorno al Signore, della consapevolezza che Dio è fedele alle sue promesse».
Non un tempo cronologico esatto, ha spiegato, ma piuttosto «una paziente perseveranza, una lunga prova, un periodo sufficiente per vedere le opere di Dio, un tempo entro cui occorre decidersi ad assumere le proprie responsabilità senza ulteriori rimandi. È il tempo delle decisioni mature».
Nel pomeriggio, dopo la tradizionale processione penitenziale dalla chiesa di Sant’Anselmo alla basilica di Santa Sabina, papa Ratzinger ha presieduto la celebrazione eucaristica con il rito di benedizione e imposizione delle ceneri. Nell’omelia ha riflettuto su questo segno della cenere che «ci riporta al grande affresco della creazione, in cui si dice che l’essere umano è una singolare unità di materia e di soffio divino, attraverso l’immagine della polvere del suolo plasmata da Dio e animata dal suo respiro insufflato nelle narici della nuova creatura».
Da domenica prossima sino al 3 marzo, il Papa e la Curia romana ascolteranno gli esercizi spirituali predicati dal cardinale Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa, nel Congo Democratico. Fra i temi delle sue riflessioni, il rapporto fra la comunione e la misericordia, il significato del peccato, l’amore di Dio e Maria modello di comunione con il Padre e il Figlio.
Saverio Gaeta