26/05/2013
Papa Francesco durante la preghiera dell'Angelus. Foto Ansa.
E’ un appello forte, che ricorda il grido di Giovanni Paolo II nella
Valle dei Templi ad Agrigento. Papa Francesco, il giorno dopo la
beatificazione di don Pino Puglisi in piazza San Pietro all’Angelus
ragiona sulla mafia e sottolinea: “Dobbiamo pregare il Signore perché
questi mafiosi e queste mafiose si convertano a Dio”. E aggiunge:
“Dobbiamo fare tesoro dell’esempio di don Pino Puglisi”.
Un'immagine della beatificazione di don Pino Puglisi, a Palermo, sabato 25 maggio 2013. Foto Ansa.
Aggiunge a braccio la sua riflessione al testo scritto, dopo aver nominato don Pino Puglisi e sollecitato con un gesto della mano l’applauso della folla per il sacerdote ucciso dalla mafia: “Io penso a tanti dolori di uomini e donne e anche di bambini, che sono sfruttati per tante mafie, che sfruttano loro, facendogli fare il lavoro che li rende schiavi con la prostituzione, con tante pressioni sociali. Dietro questo sfruttamento e schiavitù ci sono le mafie, ma preghiamo il Signore perché converta il cuore di queste persone. Non possono fare questo, non possono fare dei nostri fratelli schiavi”. Il Papa ha spiegato che “don Puglisi è stato un sacerdote esemplare, dedito specialmente alla pastorale giovanile. Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita e così questa ha cercato di sconfiggerlo uccidendolo. In realtà però è lui che ha vinto con Cristo risorto”.
Alberto Bobbio