Unità dei cristiani, cantiere aperto

Il Pontefice incontra i leader religiosi e delle altre confessioni cristiane e ricorda l'importanza di proseguire nel dialogo ecumenico

20/03/2013
Papa Francesco e Bartolomeo I, patriarca di Costantinopoli. Tutte le foto di questo servizio sono dell'agenzia Reuters.
Papa Francesco e Bartolomeo I, patriarca di Costantinopoli. Tutte le foto di questo servizio sono dell'agenzia Reuters.

Usa le parole di Giovanni XXIII: «La Chiesa Cattolica ritiene suo dovere adoperarsi attivamente perché si compia il grande mistero di quell’unità che Cristo Gesù con ardentissime preghiere ha chiesto al Padre Celeste nell’imminenza del suo sacrificio; essa gode di pace soavissima, sapendo di essere intimamente unita a Cristo in quelle preghiere».

Papa Francesco, incontrando in udienza i rappresentanti delle Chiese cristiane e delle altre religioni, dagli ebrei ai musulmani, ripete con forza che «la Chiesa cattolica è consapevole dell’importanza che ha la promozione dell’amicizia e del rispetto, fra uomini e donne di diverse tradizioni religiose». Una frase che ripete due volte, quasi a sottolineare la necessità di proseguire nel dialogo ecumenico nel solco dei suoi predecessori.

Nell'Aula Clementina, dopo che nella Biblioteca privata aveva già ricevuto la presidente del Brasile Dilma Rousseff, il patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo I e il metropolita Hilarion del Patriarcato di Mosca, il pontefice ha sottolineato «quanto il Concilio Vaticano II ha significato per il cammino ecumenico». Ha poi rivolto un saluto particolarmente caldo ai rappresentanti del popolo ebraico «al quale ci lega uno specialissimo vincolo spirituale» e ai rappresentanti di altre tradizioni religiose, «innanzitutto i musulmani che adorano Dio unico, vivente e misericordioso».

Padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa vaticana, riferendo delle udienze ha sottolineato l’apprezzamento da parte dei rappresentanti delle altre religioni per papa Francesco che nutrono speranze fondate nella possibilità di approfondire e sviluppare proficue relazioni reciproche.

Intanto, fa sapere sempre Lombardi, il Papa ha donato alla presidente dell’Argentina Cristina Kirchner, ricevuta lunedì, e alla presidente del Brasile Dilma Russef, il messaggio ai popoli latinoamericani che concluse la V conferenza generale del Consiglio episcopale dell’America Latina (Celam) che si svolse dal 13 al 31 maggio del 2007 ad Aparecida, in Brasile. Giovedì, in mattinata, il Papa riceverà in udienza con il premio Nobel argentino per la pace Adolfo Pérez Esquivel.

Annachiara Valle
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Postato da gianfranco caserta il 23/03/2013 08:17

PER UN'UNICA PASQUA. Ho aperto questo gruppo affinchè tutti i cristiani nel mondo: cattolici, ortodossi e luterani chiedano di celebrare la Santa Pasqua ogni anno in un'unica data. Oggi questo non è quasi mai possibile, gli ortodossi, che conservano il calendario giuliano, celebrano la Santa Pasqua 2 settimane dopo i cattolici ed i luterani. Sarebbe semplice se, per fare in modo che tutte le persone che credono in Cristo possano incominciare a superare vecchie e dolorose divisioni, cattolici e luterani spostassero la Santa Pasqua di due settimane e cosi in tutto il mondo nelle stesse ore le campane annuncerebbero che Cristo è risorto.

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