27/01/2013
Il Papa con i due ragazzi dell'Azione cattolica
Un bambino e una bambina liberano, dalla finestra del Papa, due colombe. Si conclude così la marcia dell’Azione cattolica ragazzi al termine del mese dedicato alla Pace. Benedetto XVI ha appena finito di ricordare la «speciale Giornata di intercessione per la pace in Terra Santa» facendo riferimento anche alla Giornata della Memoria in ricordo dell’Olocausto delle vittime del nazismo. «La memoria di questa immane tragedia», ha detto il Papa al termine dell’Angelus, «che colpì così duramente soprattutto il popolo ebraico, deve rappresentare per tutti un monito costante affinché non si ripetano gli orrori del passato, si superi ogni forma di odio e di razzismo e si promuovano il rispetto e la dignità della persona umana».
Benedetto XVI non ha mancato di sottolineare l’importanza della domenica «giorno del riposo e della famiglia, ma prima ancora giorno da dedicare al Signore, partecipando all’Eucaristia».
E, ieri, ricevendo i componenti della Rota romana, il Papa si era a lungo soffermato proprio sulla famiglia e sul matrimonio mettendo in evidenza lo stretto rapporto tra la fede e il vincolo tra i coniugi. «Non si deve prescindere dalla considerazione che possano darsi dei casi nei quali, proprio per l’assenza di fede, il bene dei coniugi risulti compromesso e cioè escluso dal consenso stesso; ad esempio, nell’ipotesi di sovvertimento da parte di uno di essi, a causa di un’errata concezione del vincolo nuziale, del principio di parità, oppure nell’ipotesi di rifiuto dell’unione duale che contraddistingue il vincolo matrimoniale, in rapporto con la possibile coesistente esclusione della fedeltà e dell’uso della copula adempiuta humano modo».
Ai giudici chiamati a giudicare i casi di nullità ha poi precisato che «con le presenti considerazioni, non intendo certamente suggerire alcun facile automatismo tra carenza di fede e invalidità dell’unione matrimoniale, ma piuttosto evidenziare come tale carenza possa, benché non necessariamente, ferire anche i beni del matrimonio, dal momento che il riferimento all’ordine naturale voluto da Dio è inerente al patto coniugale».
Annachiara Valle