30/12/2012
Benedetto XVI (Reuters).
L’augurio del Papa, nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa della Sacra famiglia, è che «tutte le famiglie cristiane possano vivere alla presenza di Dio con lo stesso amore e con la stessa gioia della famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe». E poi l'incoraggiamento a coltivare la fede nei propri figli e ad accogliere ogni nuova vita con gioia. A San Pietro, ad ascoltare Benedetto XVI, una piazza piena di gente venuta da tutto il mondo.
Moltissimi i giovani di Taizé che dal 28 dicembre sono arrivati a Roma per il pellegrinaggio di fiducia nella terra. Ieri pomeriggio in 40mila hanno incontrato il Papa proprio qui, in piazza, per una veglia di preghiera. In terra ancora i segni delle candele accese durante l’incontro. Accogliendo con calore il saluto di frère Aloise, successore di frère Roger alla guida della comunità, e incoraggiando i giovani venuti nella capitale, Benedetto XVI aveva sottolineato soprattutto la grande accoglienza di Roma e l’importanza di essere radicati in Cristo. «Dio non vi lascia soli e isolati. Egli dà a tutti noi la gioia e il conforto della comunione della Chiesa. Durante il vostro soggiorno a Roma, grazie specialmente all’accoglienza generosa di tante parrocchie e comunità religiose, voi fate una nuova esperienza di Chiesa. Tornando a casa, nei vostri diversi Paesi, vi invito a scoprire che Dio vi fa corresponsabili della sua Chiesa, in tutta la varietà delle vocazioni. Questa comunione che è il Corpo di Cristo ha bisogno di voi e voi avete in esso tutto il vostro posto».
Con le presenze di ieri pomeriggio e di oggi sale a quasi due milioni e mezzo il numero di pellegrini che ha partecipato a incontri con Benedetto XVI. Circa un milione e 300mila solo i fedeli che sono stati presenti all’Angelus.
Annachiara Valle