Il vescovo di Trapani sollevato dall'incarico

L'arcivescovo emerito di Pisa, monsignor Alessandro Plotti, incaricato di guidare la diocesi siciliana

20/05/2012
Mons. Micciché.
Mons. Micciché.

Il bollettino vaticano parla di “Sollevamento del vescovo di Trapani (Italia) e nomina dell’amministratore apostolico ad nutum Sanctae Sedis della medesima diocesi”. In pratica monsignor Francesco Micciché “viene sollevato dalla cura pastorale della diocesi”.

La notizia era nell’aria anche se nessun nome era circolato sull’amministratore chiamato a governare la diocesi in nome e per conto del Vaticano. Ieri invece si è appreso ufficialmente che il compito di guidare la diocesi in questa difficile fase spetterà a monsignor Alessandro Plotti, 80 anni il prossimo agosto, arcivescovo fino al 2008 della diocesi di Pisa. Monsignor Micciché era vescovo di Trapani dal 2008. Il Vaticano aveva inviato una ispezione nel giugno 2011 in seguito alle inchieste della Procura in merito ad ammanchi amministrativi, alla gestione di due Fondazioni dipendenti dalla Curia e ai rapporti personali con due prelati fra i quali uno sospeso a divinis.

Visitatore apostolico era stato nominato monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo. Monsignor Miccichè, appresa la notizia ha divulgato una lunga lettera ai fedeli nella quale sostiene di essere stato “trascinato in una scandalosa vicenda in seguito alla mia doverosa sospensione a divinis di don Antonino Treppiedi”.  Sospensione che era stata confermata dalla Santa Sede con un decreto, firmato dal cardinale Piacenza, con il quale all’ex arciprete di Alcamo era stato intimato di rendicontare una serie di spese per somme ingenti. Il vescovo di Trapani, nella lettera ai fedeli continua: “Sapete anche delle accuse ridicole che in conseguenza mi sono state rivolte con violenza inaudita, persino di aver fatto sparire un milione di euro nella fusione di due fondazioni e di avere frequentazioni mafiose! Una violenza che ha richiamato l'attenzione della Magistratura. Ebbene, la Magistratura ha ravvisato l'assoluta insussistenza delle accuse. E la stessa Santa Sede ha dichiarato perfettamente corretto il mio agire contro don Antonino Treppiedi”. Il vescovo lamenta di non aver potuto leggere la relazione del visitatore apostolico e dunque di non sapere l’esatto motivo della sua rimozione.

Annachiara Valle
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Postato da Franco Salis il 21/05/2012 16:53

@brunoi il 18/05/2012 23.21 e altri miei gentili interlocutori nella rubrica di Don Sciortino. Ho apprezzato la delicatezza di marialma che, ipotizzando la presenza in me di una “spina” mi ha invitato a parlarne con qualcuno per toglierla. Era un modo delicato per mettere in dubbio la mia salute (mentale) e di farmi vedere da qualcuno (psichiatra) e che fosse anche bravo. Forse perché non sono né “ rancoroso né capace di odio” ho recepito l’invito mosso da propositi di buona creanza , e di conseguenza non potevano “ferirmi”. Le buone maniere, sempre che siano sincere, come indubbiamente sono quelle di marialma, fanno sempre piacere. Io non ho quel dono. Ma nel contempo non me ne dolgo, a me nostro Signore ha offerto altri doni. Da qui, a parlare di atteggiamento “rancoroso”, addirittura di “odio” ce ne passa. Non intendo lasciare, mea sponte, la Chiesa cattolica, ma non per i motivi che dici tu, ma perché quando vedo un’altra chiesa cristiana che mette in discussione, per esempio , la natura divina o umana di Gesù, oppure le due presenze ma separate, non è che si possa dire, ma in fondo, solo un aspetto. E’ un aspetto che richiama il principio(termine principio non mi piace perché non appropriato) della Santissima Trinità. In quel principio trovi tutto, se tu togli “un solo aspetto” crolla l’intero edificio. Similmente potrei dire di chi sostiene che non è necessaria per la salvezza la Grazia. Non parliamo poi dell’islamismo, che lo colloco ancora più lontano del Buddismo, dell’animismo. Quindi non posso accogliere il tuo invito . Mentre ribadisco che è molto probabile che ovunque abbia qualcosa da ridire. Ora, se mi viene concesso, entro nel merito, e prendo in esame un solo aspetto delle mie affermazione: mi pare che debba anche essere rispettoso della vostra pazienza e non posso riprodurle tutte. In sintesi: IL Papa e (quasi) tutta le gerarchia non sanno neppure dove sta la carità cristiana se non nelle loro elucubrazioni libresche, perché troppo presi da gestire un potere immenso Potere e carità non sono conciliabili, e ben lo sa il Papa se ribadisce, forse per convincere se stesso che una cosa è il potere altra è il servizio. In questa maniera pèrdono ogni efficacia l’ attività missionaria, sacerdotale e profetica. Io ho abbondantemente documentato questo pesante giudizio. E non chiedermi la fonte: la fonte è il mio intelletto in armonia del mio cuore, “puro” perché non inquinato da interessi perversi. Io ho documentato, voi, NO. Dando per scontato per vero ACRITICAMENTE tutte le azioni e dichiarazioni del Papa e della sua corte, vi irritate quando qualcuno, per esempio io, afferma il contrario. Se voi leggete famiglia cristiana e Avvenire, ma leggendole attentamente, per esempio i vari dossier, confutando, di fatto CONFERMANO . Quindi non mi rifaccio a la Repubblica o a Micro mega, ma alla stampa cattolica. Di recente fanno sempre più ricorso alla intimidazione minacciando querele. Come per il caso del giornalista Gianluigi Nuzzi. Il bue dice cornuto all’asino. “Eppur si muove” : nel caso del vescovo di Trapani mi pare di leggere, ma devo approfondire, una inversione di rotta. Al momento non è da escludere che ,la presa di posizione del Papa sia dettata da carità, o da conflitto di interessi?. Quindi non è giustificato, forse Umberto;Novara è stato troppo frettoloso, ma io non gliene voglio, affermare “ a parte quella puerile e pietosa IRONIA sciocca, del “SOVRANO ASSOLUTO”. Adiosu

Postato da giggio il 20/05/2012 19:17

si può dire che ormai siamo alle comiche. si sospende un vescovo e se ne manda uno al suo posto che ha 80 anni. ma che criterio usa il cardinale per sottoporre al papa certe nomine? e poi non sarebbe ora di diminuire tutte queste diocesi che hanno 30/40 parrocchie? uno è vescovo di che cosa e di chi? di quattro gatti e pochi preti? facciamo un po' di pulizia che sarebbe anche ora. meno pompa magna e più sobrietà. ne guadaggnerebbe tutta la chiesa

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