30/06/2012
Giovani in attesa dell'Angelus di Benedetto XVI in Piazza San Pietro, Roma.
Un Angelus più movimentato del solito, quello che si è svolto ieri in piazza San Pietro. Quella dei Santi Pietro e Paolo, patroni della città di Roma, è una giornata particolare per il Pontefice, quella in cui si festeggiano i suoi predecessori, quindi la giornata migliore per dimostrare l’affetto dei fedeli nei confronti del successore di Pietro.
Migliaia quindi i devoti e pellegrini che si sono stretti attorno al Santo Padre, tante le associazioni e i movimenti presenti, ma soprattutto tantissimi giovani, che non solo hanno risposto all’appello lanciato dal vicario per la Diocesi di Roma, il cardinale Agostino Vallini, ma che spontaneamente, attraverso il tam tam creato dai social network, si sono dati appuntamento in piazza San Pietro per regalare un segno di grande affetto a Papa Ratzinger.
Ancora una volta quindi il mondo del web ha risposto trascinando soprattutto i suoi principali fruitori, ovvero i giovani, provenienti da movimenti, associazioni, università e parrocchie, che per l’occasione hanno costituito il movimento NoixBenedetto.
“Non vogliamo essere considerati dei nuovi Papa Boys”, spiega Natalino Elia, tra i promotori dell’iniziativa: "Siamo semplicemente giovani cattolici, che hanno sentito il bisogno di esprimere a Benedetto XVI il loro affetto e sostenerlo con entusiasmo, in un momento storico del suo pontificato non semplice.
Il tutto è nato, perché siamo stanchi di leggere sui media, sui social network e nel web, notizie false e con una connotazione fortemente demagogica, che hanno come unico scopo quello di attaccare la Chiesa”.
Una risposta di solidarietà che già era iniziata a serpeggiare in internet e che poi è convogliata nell’appello lanciato dal cardinale Vallini ai fedeli romani per questo giorno di festa, segno di una Chiesa unita e viva più che mai.
E Benedetto XVI nel congedare la folla, oltre a salutare il suo vicario per la città di Roma e tutti i fedeli, ha ringraziato i giovani presenti per il loro affetto, definendo la loro presenza “una coraggiosa e attiva testimonianza cristiana”.
Francesca Baldini