24/01/2011
Alcuni social network
Attenti a internet. Benedetto XVI promuove il web, ma mette in guardia dai rischi di costruirsi in mondo parallelo. Nel Messaggio per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali il Papa invita all’analisi serie e severa per evitare “i pericoli” della rete, tra cui quello di “rifugiarsi in un mondo parallelo” e “l’eccessiva esposizione al mondo virtuale”. Il Messaggio della Giornata, dedicata quest’anno al tema “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale” è stato presentato ai giornalisti dall’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali, il quale ha annunciato anche un documento che costituirà una sorta di linee guida per la presenza dei cattolici sul web.
Il Papa nel Messaggio invita ad usare sulla rete “una forma rispettosa e discreta di comunicazione” per l’annuncio del Vangelo. Per monsignor Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, l’invito papale ad uno stile “rispettoso e discreto” nell’annuncio del Vangelo vale come richiamo anche “
per quei siti e blog cattolici aggressivi, che scomunicano e non hanno uno stile cristiano di presenza”. Diffusi soprattutto nel mondo anglosassone, su posizioni integraliste su temi sociali ed etici o la messa in latino, per il dicastero vaticano “bisogna vedere fino a che punto questi siti siano veramente cattolici”. E poi ha aggiunto: “
Non amo la Cavalcata delle Valchirie anche in senso religioso”. Nel Messaggio si sottolinea la necessità di uno “stile cristiano” di presenza nel mondo digitale, ricordando anche che il “contatto virtuale” non deve tuttavia sostituire “il contatto umano”. Si rivolge soprattutto ai giovani osservando che nella partecipazione ai social network e nella ricerca di un sempre più ampio numero di “amici” bisogna sempre essere “fedeli a se stessi” e mai cedere a trucchi o a “illusioni” come la creazione di una
falsa identità attraverso il proprio “profilo”.
In allegato pdf il testo completo del Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali
Alberto Bobbio