04/02/2013
Monsignor Giuseppe Merisi.
“L’antidoto più efficace”, in questi
tempi di crisi, è “soprattutto un’autentica educazione ai valori di
carità e sobrietà, con stili di vita adeguati al momento difficile e
orientati al bene comune”. Lo scrive monsignor Giuseppe Merisi, vescovo di
Lodi e presidente di Caritas italiana, in un editoriale sull’ultimo
numero della rivista “ItaliaCaritas”, anticipato dall'agenzia di stampa Sir. “Quello in cui
siamo entrati è anno di grandi sfide per il nostro Paese, per l’Europa e
il mondo intero”, osserva il vescovo.
Nel mondo “non mancano guerre e
violenze di tutti i tipi, contro la libertà religiosa, contro la vita,
contro chi pensa diversamente o viene da altre culture e etnie”. A
livello europeo, prosegue, “c’è una crisi che morde ampie fasce di
popolazione, fa crescere gli squilibri e mina le basi dell’Unione”. In
Italia “le crescenti tensioni sociali e l’allarmante aumento della
disoccupazione si collocano in una delicata fase di scelte politiche”.
Gli “antidoti per questi veleni”, secondo il presidente di Caritas
italiana, sono “una presenza più coraggiosa, uniforme e organica degli
organismi internazionali, dall’Onu a quelli continentali o regionali”,
“l’attuazione degli Obiettivi del Millennio, facilmente disattesi”,
“l’imperativo di devolvere una parte, pur piccola, del Prodotto lordo
nazionale per i Paesi poveri e una regolazione più giusta di prezzi e
mercati”.