Io anziano come voi prego per il mondo

Benedetto XVI aveva detto che la preghiera può aiutare il mondo in modo più incisivo che l'affannarsi di tanti

12/02/2013

“La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l'affannarsi di tanti” diceva così Benedetto XVI  nel mese di novembre scorso ai tanti  ospiti della casa famiglia Viva gli anziani della comunità di Sant’Egidio a Roma. E chissà se in cuor suo aveva già maturato la decisione di dedicarsi anche lui totalmente a quella. Attraverso quell’uditorio di coetanei  (a cui confessava  che anche il Papa come loro deve fare l'esperienza quotidiana di essere aiutato dagli altri!)  si voleva rivolgere a tutti i vecchi, i malati, gli  impossibilitati a muoversi: 

“Talvolta, a una certa età, capita di volgersi al passato, rimpiangendo quando si era giovani, si godeva di energie fresche, si facevano progetti per il futuro. Così lo sguardo, a volte, si vela di tristezza, considerando questa fase della vita come il tempo del tramonto”, diceva, ma subito aggiungeva: "Pur nella consapevolezza delle difficoltà che la nostra età comporta, vorrei dirvi con profonda convinzione: è bello essere anziani! In ogni età bisogna saper scoprire la presenza e la benedizione del Signore e le ricchezze che essa contiene. Non bisogna mai farsi imprigionare dalla tristezza! Abbiamo ricevuto il dono di una vita lunga. Vivere è bello anche alla nostra età, nonostante qualche “acciacco” e qualche limitazione. Nel nostro volto ci sia sempre la gioia di sentirci amati da Dio, e non la tristezza”.

Ma attenzione: all’attento osservatore della società odierna, dominata dalla logica dell’efficienza e del profitto, non sfugge certo la tendenza preoccupante a considerare gli anziani come non produttivi e quindi inutili: “Tante volte si sente la sofferenza di chi è emarginato, vive lontano dalla propria casa o è nella solitudine”, ma “ la sapienza di vita di cui siamo portatori è una grande ricchezza. La qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune. Chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita! Chi accoglie gli anziani accoglie la vita!"

E gli anziani a loro volta possono fare molto per gli altri, a cominciare dalla testimonianza e dalla preghiera. Ed è commovente rileggere ora quell’invito  che Benedetto XVI, citando il suo predecessore, rivolgeva agli anziani presenti e forse, ancor prima, a sé stesso: “Cari fratelli e sorelle anziani, talvolta le giornate sembrano lunghe e vuote, con difficoltà, pochi impegni e incontri; non scoraggiatevi mai: voi siete una ricchezza per la società, anche nella sofferenza e nella malattia. E questa fase della vita è un dono anche per approfondire il rapporto con Dio. L’esempio del Beato Papa Giovanni Paolo II è stato ed è tuttora illuminante per tutti. Non dimenticate che tra le risorse preziose che avete c’è quella essenziale della preghiera: diventate intercessori presso Dio, pregando con fede e con costanza. Pregate per la Chiesa, anche per me, per i bisogni del mondo, per i poveri, perché nel mondo non ci sia più violenza. La preghiera degli anziani può proteggere il mondo, aiutandolo forse in modo più incisivo che l'affannarsi di tanti”.

Renata Maderna
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