30/03/2011
Oliviero Forti, Ufficio immigrazione Caritas italiana
A Berlusconi ha detto che una situazione come quella di questi giorni a Lampedusa “non si deve più ripetere”. Oliviero Forti, capo dell’Ufficio immigrazione della Caritas italiana, ha partecipato all’incontro che il presidente del Consiglio ha avuto con i responsabile delle ong presenti sull’isola. La Caritas italiana ha deciso di aprire una struttura permanente, almeno per alcuni mesi, sull’isola che vedrà ruotare volontari provenienti da diverse diocesi d’Italia. La Caritas lavorerà nell’ex-base militare Loran dove sono ospitati minori che sono arrivati con i barconi senza genitori e nella casa delle Fraternità della parrocchia dell’isola.
La Caritas è convinta infatti che “flusso continuerà”, perché “Lampedusa è terra di frontiera e lo rimarrà. E a questo bisogna prepararsi”, osserva Forti. Ma il dramma si poteva evitare se si fosse “messo in moto immediatamente il sistema di accoglienza”: “Sei mila persone sono una tragedia per Lampedusa, ma non un problema per l’Italia. Bastava evacuare gli immigrati man mano che arrivavano. Invece ci si è limitati a lanciare allarmi per provocare panico nella gente”. Alcune prefetture dove sono state installate le tendopoli hanno chiesto alle Caritas diocesane una mano per assistere gli immigrati. Intanto il vescovo di Agrigento Francesco Montenegro ha deciso di celebrare la veglia pasquale non nella cattedrale di Agrigento, ma proprio a Lampedusa.
Alberto Bobbio