04/07/2011
La preghiera nella Basilica di Santa Maria in Trastevere
Quattro giorni di festeggiamenti, con un incontro a Loreto e con due Messe nei riti latino-cattolico e orientale-ortodosso, per il 40° dell’associazione internazionale Fede e Luce (Foi et Lumière). Il movimento è nato infatti nel 1971 durante il pellegrinaggio organizzato a Lourdes da Jean Vanier, il fondatore della comunità L’Arche, e dall’educatrice Marie-Hélène Mathieu, con la partecipazione di dodicimila persone, fra cui quattromila disabili. Il carisma del movimento, spiega il coordinatore provinciale di Roma Stefano Di Franco, è «camminare accanto a chi vive la fragilità e la sofferenza, riscoprendo la gioia di stare insieme in modo spontaneo, nella consapevolezza evangelica che i più piccoli possono diventare fonte di unità nella società e nella Chiesa».
Oggi le comunità in tutto il mondo sono 1700 e si propongono di promuovere incontro, amicizia e preghiera delle persone mentalmente disabili con i loro familiari e amici. I festeggiamenti si sono svolti all’insegna dello slogan «Messaggeri della gioia» con momenti di preghiera e di condivisione del Vangelo, testimonianze sui temi «Rinnovarsi» e «Pregare per il nuovo». Ieri a Roma, con una grande festa di piazza a Trastevere insieme con la Comunità di Sant’Egidio, mentre oggi la Messa celebrata in San Pietro dal cardinale Angelo Comastri. Nei precedenti anniversari decennali (1981, 1991 e 2001) Fede e Luce si radunò sempre a Lourdes. In questa circostanza la scelta è invece stata quella di svolgere molteplici incontri internazionali, dove una forte accentuazione viene posta anche sull’aspetto ecumenico.
Saverio Gaeta