27/04/2013
Papa Francesco durante l'udienza privata in Vaticano scambia i doni con il Presidente del Consiglio uscente Mario Monti e sua moglie Elsa (Reuters).
L'interregno
del governo uscente guidato da Mario Monti è durato più del
previsto, a causa dello stallo dopo le elezioni politiche dello
scorso febbraio. Ma ora che la crisi politica sembra sul punto di
sbloccarsi, per il governo dei tecnici si avvicina il passaggio di
consegne con l'esecutivo che verrà.
Per questo venerdì pomeriggio, verso le 18, il presidente
del Consiglio Monti è andato in udienza da papa Francesco presso la
Casa Santa Marta dove risiede il Pontefice. Si è trattato di una
visita di congedo. Monti era accompagnato dalla consorte, la signore
Elsa.
Il
colloquio, ha fatto sapere il direttore della Sala Stampa della Santa
Sede padre Federico Lombardi, è stato molto cordiale ed è durato
circa venti minuti. Tra i temi principali trattati la situazione
dell’Italia, l’integrazione europea e le sue prospettive, e le
migrazioni. Monti, inoltre, ha ricordato al Santo Padre che suo padre
era nato in Argentina, nel 1900, a Luhan, località famosa per la
presenza del Santuario mariano più famoso del Paese, da famiglia
italiana emigrata.
Come
da protocollo non sono mancati i consueti doni.Quelli offerti
dal presidente Monti a papa Francesco sono stati un trittico di penne
di colore verde, bianca e rossa, come quello donato a Benedetto XVI
nella sua ultima visita, un libro sulle cattedrali d’Europa e un
libro sulla Democrazia in Europa, da lui scritto con Sylvie
Goulard con dedica autografa. I doni del Papa sono stati un libro dei
suoi primi discorsi del Pontificato, con dedica autografa, le monete
del Pontificato e un rosario.
Non
è stato il primo incontro tra Bergoglio e Monti che avevano già
avuto modo di incontrarsi il 19 marzo scorso, dopo la messa d'inizio
pontificato di Francesco in Vaticano. In quella circostanza, della
delegazione italiana, oltre al premier uscente, faceva parte il
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Anche
con Benedetto XVI i rapporti furono molto cordiali. In tutto, infatti, Monti e
Ratzinger si sono incontrati sette volte e hanno avuto anche diverse
telefonate, come quella del 19 marzo 2012, quando si
scambiarono gli auguri per l'onomastico del Pontefice e il 69.mo
compleanno del premier.
Antonio Sanfrancesco