Festival biblico, la fede oltre la crisi

La lectio magistralis di Salvatore Natoli ha introdotto il Festival biblico, che si svolgerà a Vicenza e provincia dal 20 al 29 maggio 2011.

24/03/2011
Il filosofo Salvatore Natoli
Il filosofo Salvatore Natoli

Il Festival Biblico compie sette anni. L'edizione del 2011 di questo happening religioso-culturale, evento unico nel suo genere, si intitolerà «Di generazione in generazione» e sarà molto ricca: 130 circa gli appuntamenti previsti dal 20 al 29 maggio in Vicenza città e nelle ridenti cittadine della sua provincia: Bassano del Grappa, Nove, Piazzola sul Brenta, Schio, Montecchio Maggiore, Dueville, Lonigo e altre ancora. Lo scorso anno gli eventi furono un centinaio e vide la partecipazione di oltre 30mila visitatori.

Il Festival è stato presentato al pubblico e alla stampa il 22 marzo con una lectio magistralis del filosofo Salvatore Natoli. Prendendo spunto dal titolo scelto per questa edizione, lo studioso di origini siciliane ha sottolineato l'importanza della memoria collettiva per la costruzione dell'identità individuale e ha fatto risalire la crisi attuale della chiesa a «una ortoprassi conformistica e svuotata, reiterazioni del passato sclerotizzate e fossilizzanti». Secondo il pensatore di ispirazione laica sarebbe la mancanza attuale di eresie, così numerose durante i primi secoli della Chiesa, la causa di questo impasse: infatti «le eresie erano segno di una dinamica vivente e apertura a un futuro inaugurante».

Il programma è stato illustrato successivamente dai due presidenti, espressione degli enti organizzatori: don Ampelio Crema, per la Società San Paolo, e don Roberto Tommasi per la diocesi di Vicenza. «Nonostante la crisi economica e i danni provocati dalle alluvioni del novembre scorso», hanno sottolineato i presidenti, «il Festival non indietreggia ma, semmai, estende le occasioni di arricchimento, di socializzazione e di conoscenza del territorio e delle sue bellezze paesaggistiche e artistiche».

Quattro i tracciati che si svilupperanno intorno al tema del "generare", sempre riletti in chiave interdisciplinare ma sempre legati alle sacre Scritture: generare alla fede (percorso biblico e teologico), generare alla vita (percorso antropologico e spirituale), generare allo stare insieme (percorso sociale e pedagogico), generare alla bellezza (percorso artistico e culturale).

Il Festival partirà nella serata di giovedì 26 maggio con la prolusione del cardinale Gianfranco Ravasi ed entrerà subito nel cuore degli eventi concentrandosi nei palazzi, nelle scuole e nelle chiese della città veneta, con possibilità di accesso gratuito nei musei la sera di domenica 29 maggio.

Moltissimi gli ospiti, impossibile nominarli tutti: da Paolo Crepet a Ermes Ronchi, dal Rabbino Capo di Milano Giuseppe Laras ad Antonia Arslan, dal Piccolo Coro "Mariele Ventre" dell’Antoniano di Bologna a don Antonio Mazzi, dall'ex presidente polacco e Nobel per la Pace Lech Walesa al cantautore Eugenio Finardi.

Il programma definitivo sarà disponibile a breve sul sito: www.festivalbiblico.it

Stefano Stimamiglio
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