30/12/2011
Il cardinale Dionigi Tettamanzi e centinaia di fedeli partecipano al funerale di padre Angelo Radaelli, il missionario cappuccino trudicdato in Congo nel settembre 2005 (foto: Ansa).
Nel 2011 sono stati 26 i missionari uccisi nel mondo, uno in più rispetto
all'anno precedente: 18 sacerdoti, 4 religiose, 4 laici. Sono i dati resi noti
dall'agenzia Fides. Per il terzo anno consecutivo, con un numero estremamente
elevato di operatori pastorali uccisi, figura al primo posto l'America, con 13
sacerdoti e 2 laici. Segue l'Africa, dove sono stati uccisi 6 operatori
pastorali: 2 sacerdoti, 3 religiose, 1 laico. Quindi l'Asia, dove hanno trovato
la morte 2 sacerdoti, 1 religiosa, 1 laico. Infine in Europa è stato ucciso un
sacerdote.
Padre Fausto Tentorio, il missionario del Pime ucciso nelle Filippine il 17 ottobre 2011 (foto: Ansa),
«Alcuni - scrive Fides - sono stati vittime di quella violenza che
combattevano o della disponibilità ad aiutare gli altri mettendo in secondo
piano la propria sicurezza. Anche quest'anno molti sono stati uccisi in
tentativi di rapina o di sequestro finiti male, sorpresi nelle loro abitazioni
da banditi o da giovani sbandati che magari avevano aiutato in precedenza, alla
ricerca di facili bottini. Altri ancora sono stati eliminati perchè, nel nome di
Cristo opponevano l'amore all'odio, la speranza alla disperazione, il dialogo
alla contrapposizione violenta, il diritto al sopruso».
Tra i religiosi uccisi
nel 2011 c'è il caso di suor Angelina, uccisa in Sud Sudan da militanti del
Lord's Resistance Army (LRA) mentre portava aiuti sanitari ai rifugiati o quello
di padre Fausto Tentorio, missionario italiano, parroco a
Mindanao, nel Sud delle Filippine, che ha dedicato tutta la sua vita al servizio di alfabetizzazione e sviluppo degli
indigeni. Il 29 dicembre scorso,
il ministro della Giustizia filippino, Leila de Lima, ha annunciato la cattura del presunto killer di padre Tentorio.
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