16/01/2013
L'arcivescovo Vincent Nichols.
Di giorno giocano sulle azioni nel centro globale della finanza, di notte meditano sulle parole del Papa.
Sono i direttori e i presidenti delle più importanti banche e ditte di Londra che cercano una risposta alla crisi economica nelle encicliche di Papa Benedetto XVI.
Capita nella City, ormai in crisi di identità, che si interroga sul perché il libero mercato non produca più posti di lavoro e dà la colpa dei guai, cominciati nel 2008,a una assenza di valori morali.
I “businessmen” hanno avvicinato il Primate cattolico, arcivescovo Vincent Nichols, per cercare una risposta e questo ultimo ha avviato una iniziativa intitolata “A blueprint for better business?”, ovvero “Un progetto per una finanza migliore”, disponibile sul sito www.blueprintforbusiness.org.
Il 18 settembre scorso si sono riuniti nel centro di Londra per capire perchè, ormai, ai guadagni di breve periodo si sacrifichino la dignità personale dei lavoratori e il bene della società.
Dominic Barton, direttore generale di “McKinsey & Company”, tra le dieci più importanti società di consulenza manageriale del mondo, Naguib Kheraj, vicepresidente della Barclays Bank, Vittorio Colao, amministratore delegato del gruppo Vodafone, insieme ad altri leaders e all’Arcivescovo Vincent Nichols, si sono chiesti come sia possibile ridare significato alla vita finanziaria.
E’ stato proprio il Primate cattolico a rispondere, spiegando come, nel mondo del business, il desiderio della massimizzazione dei profitti possa scontrarsi con l’obbiettivo di garantire un lavoro che dià significato alla vita di chi lo fa e gli consenta di mantenere la propria famiglia con un buon equilibrio tra impegni e vacanze.
Tocca ai leaders armonizzare queste diverse spinte e lo possono fare soltanto coltivando le loro personali qualità morali. Per garantirci che, nella City, operino valori più alti del profitto di breve periodo.
Silvia Guzzetti