06/07/2012
Papa Benedetto XVI (Reuters).
Non si sono dimenticati del loro
Papa. Tutt’altro. I fedeli di tutto il mondo hanno versato per l’Obolo di San
Pietro oltre 69 milioni e 700 mila dollari, due milioni in più rispetto all’anno
precedente.
“Queste offerte servono per la carità del Papa”, ha spiegato padre
Federico Lombardi, portavoce vaticano, “e non entrano nel bilancio consolidato
della Santa Sede”. Bilancio che, per l’anno 2011, si è chiuso in perdita di
circa 15 milioni di euro (esattamente 14.890.034).
I bilanci, quello della Santa
Sede e quello del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, sono stati
presentati nel corso dell’ultima riunione del Consiglio di cardinali per lo
studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede. All’incontro,
presieduto dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, erano presenti
tutti e 15 i cardinali che fanno parte del Consiglio che“hanno apprezzato la
trasparenza dei dati loro offerti”, si legge nel comunicato finale.
A
differenza del bilancio della Santa Sede, che ha risentito dell’andamento
negativo dei mercati mondiali, quello del Governatorato si è chiuso invece con
un attivo di quasi 22 milioni di euro (21.843.851). Il Governatorato provvede
alle necessità relative alla gestione del piccolo Stato, mentre il bilancio
della Santa Sede abbraccia le attività della Chiesa universale. E proprio per il
suo servizio alla Chiesa universale, le singole diocesi, conferenze episcopali,
congregazioni religiose, istituti di vita consacrata di tutto il mondo, ciascuno
secondo le proprie possibilità, fanno arrivare in Vaticano un loro contributo.
Per il 2011 diocesi e conferenze episcopali hanno versato oltre di 32 milioni di
dollari, cinque in più rispetto all’anno precedente. I contributi degli Istituti
di vita consacrata, delle Società di vita apostolica e delle Fondazioni sono
passati dai circa 747 mila dollari del 2010 a oltre un milione di dollari.
L’incremento di queste due voci è stato, rispetto al 2010, del 7,54%.
“In un momento di crisi economica sia questi contributi che quelli per l’obolo
di San Pietro sono particolarmente apprezzati. Le nazioni dalle quali arrivano
più risorse sono gli Stati Uniti, l’Italia e la Germania, ma non c’è una
graduatoria dei più bravi, per noi conta molto anche l’obolo della vedova.
Quanto è donato con il cuore, anche cifre di modesta entità, hanno un enorme
valore perché contribuiscono a edificare la Chiesa universale”, ha concluso
padre Lombardi.
Annachiara Valle