06/01/2013
Il Papa impone le mani su padre Georg (foto Ansa).
Il profumo d'incenso anticipa di qualche minuto l'ingresso in Basilica del Papa, con i cardinali Tarcisio Bertone, segretario di Stato e Marc Ouellet, prefetto della Congregazione per i vescovi, e dei quattro sacerdoti che devono ricevere l’ordinazione episcopale. San Pietro è in festa già dalla mattina. In tanti sono arrivati da Brescia, per l'ordinazione di monsignor Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l'educazione cattolica. Moltissimi anche i connazionali del nigeriano Fortunatus Nwachukwu, nunzio apostolico in Nicaragua. Applausi e attese per il francese Nicolas Henry Marie Denis Thevenin, nunzio apostolico in Guatemala, ma, soprattutto per padre Georg Gaenswein, segretario particolare del papa e prefetto della Casa Pontificia.
Ai nuovi vescovi Benedetto XVI, nel corso della sua omelia, richiamando la solennità dell'Epifania, ha augurato di essere «inquieti come i Magi. Uomini che non si accontentavano del loro reddito assicurato e della loro posizione sociale forse considerevole. Erano alla ricerca della realtà più grande». Questa stessa inquietudine per Dio, che diventa inquietudine per gli uomini il Papa la auspica per i nuovi vescovi chiamati a essere guida nel pellegrinaggio interiore di tutta l'umanità, «capaci di indicare la strada verso la Fede, la Speranza e la carità».
«I vescovi», ha detto ancora il Papa, «devono essere uomini di preghiera, capaci di coraggio e umiltà nella fede, con la loro anima largamente aperta a Dio». «La fede», ha sottolineato il Papa, «si troverà ripetutamente in conflitto con l'intelligenza dominante di coloro che si attengono a ciò che è apparentemente sicuro. Chi vive e annuncia la fede della Chiesa, in molti punti non è conforme alle opinioni dominanti del nostro tempo. Per questo un vescovo deve essere valoroso e vivere perennemente legato a Cristo». Il Papa ha concluso: «Se vivrete con Cristo, allora anche voi diventerete sapienti».
Annachiara Valle