Una occasione «importante».
Con questo aggettivo è stato sottolineato da Palazzo Chigi il grande valore
della visita compiuta in Vaticano questa mattina da Mario Monti, il presidente
del Consiglio italiano. Alle 11.03 la stretta di mano con Benedetto XVI e poi,
fino alle 11.30, un colloquio privato che fonti vaticane hanno descritto come
«molto alto» e nel contempo «molto concreto».
Le prime battute del dialogo,
carpite dalle telecamere del Centro televisivo vaticano, sono state la domanda
di papa Ratzinger su come fosse andato il recente viaggio di Monti in Germania,
per incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel, e l’informale risposta del
premier: «Tempo brutto, ma clima buono». Quindi Monti ha cominciato a descrivere
al Pontefice il significato delle misure anticrisi prese dal governo italiano,
affermando che era «importante cercare fin dall’inizio il segno di una certa
determinazione».
«I rapporti con l’Italia sono
buoni», ha confermato il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato della
Santa Sede. Con lui il presidente del Consiglio ha dialogato sui temi
d’attualità del rapporto fra Italia e Santa Sede, compresa la questione del
pagamento dell’Imu da parte delle strutture ecclesiastiche su cui già la Chiesa
italiana si è dichiarata disponibile a ragionare.
Dal momento in cui è entrato
in carica come premier, Monti aveva già incontrato Benedetto XVI il 18 novembre
scorso all’aeroporto di Fiumicino, per un cordiale saluto in occasione della
partenza del Pontefice per il Benin. Il 1° gennaio si era quindi recato in San
Pietro, insieme con i familiari, per visitare il presepe della piazza e per un
omaggio alla tomba di Giovanni Paolo II.