04/03/2011
Benedetto XVI a Colonia nel 2005
Anche i cattolici sono segnati dalla cultura della secolarizzazione e influenzati, anzi condizionati dalla cultura dell’immagine. Dunque se qualche tempo fa si parlava della “morte di Dio” oggi si è ceduto il posto ad uno “sterile culto dell’individuo”. La denuncia è contenuta nei “Lineamenta”, cioè nel documento che prepara il prossimo Sinodo dei vescovi (in Vaticano nell’ottobre 2012), una sorta di fotografia dello stato della Chiesa oggi per quanto riguarda la sua missione nel mondo. Il Sinodo è dedicato alla “nuova evangelizzazione” e nel documento si spiega che essa non deve essere la riproposizione di quanto fatto fin qui, perché è stato fatto male o perché non ha funzionato, ma bisogna “osare sentieri nuovi” perché la storia dentro alla quale la Chiesa vive è cambiata.
L’analisi è severa e preoccupata. Parla di paura, di ripiegamento, di stanchezza, di stordimento da parte di molti cristiani e invoca maggior slancio e maggior audacia. Ma nuova evangelizzazione non è sinonimo di “proselitismo”, né la “rinascita religiosa” che si vede in alcune regioni del mondo non deve intrecciarsi al fondamentalismo, ma neppure ad una sorta di pratica di terapia religiosa per raggiungere maggior benessere e prosperità. Invece bisogna sviluppare una critica agli stili di vita e confrontarsi con i nuovo scenari della cultura “non restando chiusi nei recinti della nostre comunità e delle nostre istituzioni”. Il documento osserva anche che vanno rilanciate con “coraggio” le “iniziative di giustizia sociale e solidarietà, che mettono al centro dell’interesse della Chiesa il povero”.
In allegato il testo integrale in Pdf dei “Lineamenti”.
Alberto Bobbio