01/04/2013
Papa Francesco (Reuters).
Anche oggi Papa Francesco è tornato sull’importanza di farci trasformare dalla grazia. Affacciandosi dalla finestra del palazzo apostolico, per la preghiera del Regina Coeli propria del tempo pasquale, il Papa ha ricordato che “la grazia contenuta nei Sacramenti pasquali è un potenziale di rinnovamento enorme per l’esistenza personale, per la vita delle famiglie, per le relazioni sociali. Ma tutto passa attraverso il cuore umano: se io mi lascio raggiungere dalla grazia di Cristo risorto, se le permetto di cambiarmi in quel mio aspetto che non è buono, che può far male a me e agli altri, io permetto alla vittoria di Cristo di affermarsi nella mia vita, di allargare la sua azione benefica. Questo è il potere della grazia”.
Lo ha ripetuto due volte: “Questo è il potere della grazia”. E poi, alla folla che anche oggi lo ascoltava da piazza San Pietro ha rinnovato l’invito a essere “strumenti della misericordia di Dio”, di fare in modo che la grazia “possa operare profondamente in noi e in questo nostro tempo, perché l’odio lasci il posto all’amore, la menzogna alla verità, la vendetta al perdono, la tristezza alla gioia”.
Questo pomeriggio, accompagnato dal cardinale Angelo Comastri, papa Francesco si è recato in visita privata alla Necropoli vaticana, "primo Papa a scendere negli scavi", precisa una nota della Sala Stampa vaticana. Che aggiunge: "Il Papa ha percorso tutta la via centrale della Necropoli, che si trova sotto la Basilica, e le Grotte vaticane, ascoltando le spiegazioni del cardinale Comastri e del dott. Pietro Zander", uno dei due responsabili della Necropoli. Poi, riferisce la sala stampa, "nella Cappella Clementina, il luogo più vicino alla tomba del Principe degli Apostoli", il Papa ha sostato in preghiera silenziosa, in raccoglimento profondo e commosso". La visita si è conclusa rendendo omaggio alle tombe dei Papi del secolo scorso che si trovano nelle Grotte: Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo I. A conclusione della visita il Papa è tornato a piedi a Santa Marta.
Annachiara Valle