07/03/2013
I cardinali pregano in San Pietro mercoledì 6 marzo 2013. Foto Reuters.
Non si fermano davanti ai giornalisti. Vogliono solo pregare. I cardinali, elettori e non, che si sono ritrovati in San Pietro alle 17 di mercoledì 6 marzo, presso l’altare della Cattedra, percorrono in silenzio il lungo corridoio transennato per arrivare ai loro posti. Solo qualcuno, il cardinale Turkson tra loro, fa la strada insieme con i fedeli. In tantissimi, nonostante la pioggia battente, hanno deciso comunque di accompagnare le porpore durante la recita dei vespri e l’adorazione eucaristica.
Con il coro della Schola cantorum, posata la papalina rossa, spesso in ginocchio, i cardinali hanno pregato per un’ora piena prima di tornare nelle loro dimore. Attorno, tra i fedeli, anche molti turisti che hanno continuato a fotografare e a commentare. In maggioranza stranieri, molti giapponesi, hanno riempito San Pietro con la loro curiosità. In tanti però hanno sostato in preghiera davanti alla salma di Giovanni XXIII e davanti all’altare della Cattedra. “Sono venuta per invocare anch’io che lo Spirito Santo illumini il loro cuore”, confessa Laure, francese di 24 anni, mentre Stefan, polacco aggiunge: “dovremmo continuare a pregare tutti i giorni fino al nuovo Papa e anche oltre. È un momento molto importante per la vita della Chiesa”. Poi di nuovo fuori, sotto la pioggia, in attesa delle decisioni delle congregazioni di giovedì 7 marzo. Quella del pomeriggio, con gli ultimi due arrivi, uno atteso per stasera e uno per domani mattina, dovrebbe registrare la presenza di tutti i cardinali elettori.
Annachiara Valle