13/08/2012
(foto Reuters).
Era stato
segnalato già dal 24 maggio, il giorno dopo l’arresto di Paolo Gabriele. Claudio
Sciarpelletti, 48 anni, romano, tecnico informatico, addetto della segreteria di
Stato con il ruolo di programmatore di primo grado, era poi stato arrestato il
giorno seguente. Nel corso delle indagini a carico di Paolo Gabriele, infatti,
la polizia giudiziaria aveva accertato i suoi rapporti con l’ex maggiordomo del
Papa e aveva immediatamente disposto una perquisizione.
In seguito a quanto
ritrovato nei locali dove Sciarpelletti lavorava – una busta con i timbri della
segreteria di Stato e l’indicazione Paolo Gabriele - si era proceduto
all’arresto. Una sola notte di carcere, nelle celle vaticane, prima di essere
rimesso in libertà provvisoria. Dei reati a lui contestati – violazione del
segreto, concorso in furto aggravato e favoreggiamento – a chiusura
dell’istruttoria resta in piedi solo l’ultima accusa per la quale Sciarpelletti
è stato rinviato a giudizio. Il resto delle accuse è, almeno per il momento,
caduto per insufficienza di prove.
Sciarpelletti, amico personale di Paolo
Gabriele con il quale spesso si ritrova anche al di fuori del lavoro con le
rispettive famiglie, è stato “Sospeso ad cautelam” dal suo lavoro così come
stabilisce il regolamento della curia romana. Pur essendo cittadino italiano,
nei suoi confronti si è proceduto perché impiegato vaticano e arrestato
all’interno della Città.
Annachiara Valle