03/12/2010
L'Osservatore Romano con la lettera di Paolo VI alle BR
L’Osservatore Romano ha contribuito a migliorare i rapporti diplomatici tra
Italia e Santa Sede. Così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha
reso omaggio al quotidiano della Santa
Sede che compie 150 anni e a cui l’ambasciata italiana presso la Santa Sede ha
dedicato un libro intitolato “Singolarissimo giornale”, riprendendo la
definizione di Giovanni Battista Montini. Il libro raccoglie moltissimi
contributi di storici e di personalità politiche tra cui il ministro degli
esteri Franco Frattini e il sottosegretario alla presidenza del consiglio
Gianni Letta.
La fondazione del quotidiano vaticano coincide con quella
dell’unità d’Italia e l’idea di ricordarla in un libro è nata da una
conversazione tra il direttore dell’Osservatore Gian Maria Vian e
l’ambasciatore d’Italia in Vaticano Antonio Zanardi Landi, che a metà dicembre
la missione dipolamtica in Vaticano per quella di Mosca. Il ministro Frattini
definisce il quotidiano vaticano il
“primo global newspaper” del mondo, “precursore di importanti tendenze
internazionale fin dai primi anni di vita” e ricorda gli “Acta diurna” di Guido
Gonnella e la capacità dell’Osservatore di essere “anticonformista nei decenni
della Guerra fredda, della decolonizzazione e della secolarizzazione”: “E’ il
giornale che più di ogni altro, per intima vocazione, è riuscito a
rappresentare con disincanto e fedeltà quella globalizzazione che tanti media
inseguono con affanno quotidiano”.
Alberto Bobbio