19/09/2012
monsignor Giancarlo Bregantini e il ministro Gnudi. Nella foto di copertina (ansa), la lontra, animale in estinzione che ancora sopravvive in Molise
«Il turismo, il creato, la terra. Sono tutte parole che si possono sintetizzare con l’immagine biblica dell’uomo posto in un giardino». Monsignor Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso e presidente della Commissione episcopale per i problemi sociali, il lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato, ricorda che «questo giardino va conosciuto, custodito e aperto agli altri. Il turismo è un muro abbattuto, il giardino abitato».
Presentando a Roma la Giornata nazionale del turismo, che si svolgerà a Campobasso il 29 e 30 settembre sul tema “Il turismo e la sostenibilità energetica quali propulsori di turismo sostenibile”, il vescovo ha ricordato che «deve esserci un turismo aperto a tutti, anche ai poveri perché ciascuno ha diritto di godere della bellezza del creato». «Anche per questo», ha aggiunto don Mario Lusek, direttore dell'Ufficio nazionale Cei per la Pastorale del turismo e dello sport, «la conferenza episcopale, ma anche la Chiesa universale, ha condiviso questa iniziativa. Giovanni Paolo II, ogni anno, in occasione della celebrazione della Giornata mondiale del turismo che quest'anno si tiene il 27 settembre, inviava il suo messaggio. Adesso se ne occupa il Pontificio consiglio dei migranti. La Cei, invece, dal 2008 ha cercato di proporre l’approfondimento dei temi che riguardano il turismo. Un anno ci dedichiamo a un approfondimento culturale e un anno andiamo concretamente in un posto. Finora i convegni si sono svolti a Napoli, Camerino, Venezia e, quest’anno, in Molise».
«Per noi una grande occasione», ha sottolineato il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, «perché abbiamo l’occasione di far vedere la nostra regione e di dimostrare come ci siano pochi posti come il Molise che possono simboleggiare il turismo sostenibile, per caratteristiche sia sociali che ambientalistiche e naturalistiche. Siamo certi di poter offrire proposte alternative per il turismo in strutture idonee, per tutti i ceti sociali. È l’occasione per accendere l'attenzione su quell'Italia ''minore'' e poco conosciuta, come il Molise, ma che regala a chi ha voglia di scoprirla sorprese e accoglienze uniche».
Un modo per risvegliare il turismo con strategie nuove. «È il momento di cambiare», spiega ilministro del turismo Piero Gnudi, «dobbiamo far sì che i flussi turistici nazionali e esteri possano premiare anche le cosiddette realtà "minori" del Belpaese, muovendoci insieme. Ogni realtà territoriale finora è andata avanti per conto proprio, quando al contrario servirebbe un Marchio Paese in grado di mettere insieme tutte le forze, soprattutto in un momento di crisi come l'attuale».
Tra le belle iniziative anche la convenzione, firmata proprio in occasione della presentazione del convegno di Campobasso, tra il presidente Iorio e quello dei Cammini d’Europa, Alessandro Cardinali, per la promozione delle vie Francigene in Molise.
Annachiara Valle