Hanoi-Roma, un comunista dal Papa

Prove tecniche di disgelo. Per la prima volta un Pontefice riceve un segretario del partito comunista del Vietnam.

23/01/2013
Roma, 22 gennaio 2013. Benedetto XVI riceve in udienza  Nguye’n Phu Trong, segretario generale  del Comitato centrale del partito comunista del Vietnam, Foto Reuters. ,
Roma, 22 gennaio 2013. Benedetto XVI riceve in udienza Nguye’n Phu Trong, segretario generale del Comitato centrale del partito comunista del Vietnam, Foto Reuters. ,

Prima volta in Vaticano per il segretario generale del Comitato centrale del partito comunista del Vietnam, Nguye’n Phu Trong. E' un segno dei rapporti che vanno normalizzandosi: l’udienza di Benedetto XVI entrerà nella storia. Trenta minuti in tutto. Un colloquio cordiale nel quale Nguye’n Phu Trong ha regalato al Papa un vassoio laccato con intarsio in madreperla raffigurante alcuni edifici di Hanoi e ha ricevuto in cambio una stampa raffigurante il casino di Pio IV. Ma il regalo più importante del Pontefice è stata proprio la disponibilità all’incontro. Nessun Papa prima aveva infatti ricevuto un leader del partito comunista vitnamita. La delegazione vietnamita è poi stata ricevuta anche dal segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone alla presenza di monsignor Dominique Mamberti e di mosnignor Ettore Ballestrero. Un passo importante visto che Vaticano e Vietnam hanno interrotto le relazioni diplomatiche 37 anni fa, dopo l'occupazione di Saigon.

Nel cammino di riavvicinamento, nel 2002, il vice-primo ministro Wu Khoang era stato ricevuto dall’allora segretario di Stato, il cardinale Angelo Sodano, e da monsignor Jean-Louis Tauran, il “ministro degli esteri” vaticano. Nel 2007 la ripresa ufficiale dei contatti, ma non ancora delle relazioni diplomatiche, con la visita del primo ministro Nguye'n Tan Dung a Benedetto XVI e l'11 dicembre 2009, l’udienza al Presidente, Nguye'n Minh Trie't.

Più di una ventina le visite di delegazioni vaticane che si sono recate in Vietnam per incontrare esponenti della Chiesa locale e autorità dello Stato. Fino ad arrivare, nel 2011 alla nomina del nunzio monsignor Leopoldo Girelli come Rappresentante Pontificio non-residente per il Vietnam. La tappa del 22 gennaio va nell’ottica di ristabilire una completa normalizzazione dei rapporti e di combattere la discriminazione di cui spesso i cattolici sono vittime. Obiettivo che sta a cuore alla Santa Sede visto anche che il Vietnam ha la seconda comunità cattolica più grande del sudest asiatico dopo le Filippine (oltre 6 milioni di cattolici su una popolazione di 89 milioni di abitanti, in maggioranza buddisti).

Annachiara Valle
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Postato da fantapolitik10 il 24/01/2013 17:16

Ha fatto male il papa a ricevere un comunista in vaticano.Ora però provi ad andare in visita in questo paese a diffondere la religione cattolica.

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