15/02/2013
Lo IOR, l’Istituto per le Opere di Religione, ha un nuovo presidente. Si chiama Ernst Von Freyberg, 54 anni, uomo legato alla finanza di Francoforte, avvocato, cofondatore e direttore della Daiwa Corporate Advisory Gmgh, società di consulenza finanziaria specializzata in fusioni e acquisizioni, e tesoriere del ramo tedesco del Sovrano Ordine dei Cavalieri di Malta.
Il banchiere è stato cooptato nel Consiglio di Sovrintendenza dello IOR ed eletto all’unanimità dagli altri quattro consiglieri (il tedesco Hermann Schmidt, vicepresidente, lo spagnolo Soto Serrano, l’italiano Antonio Maria Marocco e il “supreme knight dei Cavalieri di Colombo Carl Anderson). Il nome sarebbe emerso dalla selezione della società di cacciatori di teste Spencer Stuart, che avrebbe analizzato 40 curricula.
Al nuovo presidente del Consiglio di Sovrintendenza, che risponde a una commissione di cinque cardinali (da rinnovare anch’essa entro la fine di febbraio), il compito di riportare dentro il torrione di Niccolò V la calma, dopo le polemiche che si sono abbattute dopo il brusco allontanamento del predecessore Ettore Gotti Tedeschi.
Ma la nomina non ha mancato di suscitare polemiche. C'è chi si è chiesto del perché di una nomina così importante ai vertici dell’ente centrale della Santa Sede incaricato di gestire le risorse finanziarie degli enti ecclesiastici, proprio alla vigilia di un nuovo pontificato. Non era meglio aspettare il nuovo Papa? E così ancora una volta, le polemiche aleggiano intorno al torrione Niccolò V.
Francesco Anfossi