20/10/2011
Monsignor Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli.
La Santa Sede riconosce il Cnt e lo considera “legittimo rappresentante del popolo libico”. La notizia arriva dopo la certezza della morte di Gheddafi con una lunga nota della Sala Stampa della Santa Sede, che conferma diversi contatti con le nuove autorità libiche.
Per il Vaticano “la notizia della morte del colonnello Muhammar Gheddafi chiude la troppo lunga e tragica fase della lotta sanguinosa per l’abbattimento di un regime duro e oppressivo”. Ma questa “vicenda drammatica obbliga ancora una volta alla riflessione sul prezzo di sofferenza umana immensa che accompagna l’affermazione e il crollo di ogni sistema che non sia fondato sul rispetto e la dignità della persona, ma sulla prevalente affermazione del potere”.
Si augura che al popolo libico siano risparmiate “ulteriori violenze dovute a spirito di rivalsa o di vendetta” e che “i nuovi governanti possano intraprendere al più presto la necessaria opera di pacificazione e di ricostruzione, con uno spirito di inclusione, sulla base della giustizia e del diritto”. Infine che la “comunità internazionale” si impegni nell’aiutare generosamente la riedificazione del Paese”.
Nella nota si assicura che “la piccola comunità cattolica continuerà ad offrire la sua testimonianza e il suo servizio disinteressato in particolare nel campo caritativo e sanitario, e la Santa Sede si impegnerà in favore del popolo libico, con gli strumenti a sua disposizione nel campo delle relazioni internazionali, nello spirito della promozione della giustizia e di pace”.
Il Vaticano conferma i contatti con il Cnt di Tripoli: la prima volta a Roma con l’ambasciata libica presso la Santa Sede, poi dà notizia di un incontro “durante la sua recente partecipazione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il Segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Dominique Mamberti, con il rappresentante permanente della Libia presso l’ONU, Abdurrahman M. Shalgham”. Infine conferma il viaggio del nunzio apostolico in Libia, mons. Tommaso Caputo, che è residente a Malta, a Tripoli dal 2 al 4 ottobre dove ha incontrato il Primo Ministro del CNT, Mahmoud Jibril.
La Santa Sede precisa che “in occasione di questi diversi incontri è stata sottolineata da entrambe le parti l’importanza delle relazioni diplomatiche fra la Santa Sede e la Libia”: “La Santa Sede ha avuto l’opportunità di rinnovare il suo appoggio per il popolo libico e il suo sostegno alla transizione”. E augura “alle nuove autorità ogni successo nella ricostruzione del Paese”.
Da parte delle autorità del nuovo governo libico è stata espressa “apprezzamento” per gli interventi del Papa e per l’impegno della Chiesa in Libia, soprattutto per il servizio negli ospedali e nei centri di assistenza delle 13 comunità di religiose, che sono presenti in Libia.
Alberto Bobbio