10/11/2012
Justin Welby, nuovo arcivescovo di Canterbury (Ansa).
L'aspetto
da Mister Bean, la giovane età, appena 56 anni, il primo incarico da
vescovo appena un anno fa. E' Justin Welby,
vescovo di Durham, secondo la Bbc e la stampa britannica il prossimo
arcivescovo di Canterbury e leader della comunità anglicana che
comprende oltre 70 milioni di membri in 38 province in Gran Bretagna.
L’annuncio ufficiale è stato dato a Lambeth palace, sede della guida
teologica della Chiesa di Inghilterra che ha come capo la
Regina.
Welby succede a
Rowan Williams che se ne va alla fine di dicembre, un leader che ha
promosso il dialogo ecumenico ma ha trovato difficilissimo mantenere
insieme una comunità profondamente divisa
sulla ordinazione delle donne e dei pastori gay.
E' interessante che la chiesa di Stato inglese abbia voluto come suo leader non un ecclesiastico di
carriera ma un manager con una lunga esperienza nel mondo del
petrolio e della City che forse si intende più di economia e
rapporti umani che di storia della Chiesa.
Eppure, dicono i
commentatori di qui, sarà proprio la sua esperienza nel mondo
della finanza a dare al centocinquesimo arcivescovo di Canterbury,
una linea che si fa risalire a sant'Agostino, la capacità di
mantenere insieme questa religione.
Welby è un evangelico
legato alla Chiesa londinese di Holy Trinity a Brompton, nota per
essere conservatrice.
E' a favore delle donne vescovo, anche se la
legislazione che dà loro il via libera potrebbe essere bocciata
dal Sinodo generale della Chiesa di Inghilterra tra quindici giorni,
ma contrario ai matrimoni tra omosessuali che David Cameron sta
cercando di introdurre.
Ha studiato nella scuola
superiore di Eton, dove si formano le élites inglesi, prima di
laurearsi in Legge ed Economia a Cambridge per poi lavorare per undici
anni nella industria del petrolio.
Si è avvicinato alla
Chiesa di Inghilterra quando la figlia di sette mesi è morta in un
tragico incidente d'auto in Francia. «E' stato un momento
molto buio per me e mia moglie ma Dio, in modo strano, ci ha
raggiunto», ha spiegato in una intervista al quotidiano The Guardian.
Vicino alla spiritualità
cattolica francese, Welby ha citato l'enciclica "Rerum novarum"
di Papa Leone XIII come la più grande influenza sul suo pensiero
morale. Chiamato a far parte di diverse commissioni sugli abusi
finanziari della City come lo scandalo Libor dove le banche fissavano
i tassi di interesse, il nuovo leader
anglicano ha avuto durissime parole per gli eccessi di un mondo che
ha definito pieno di attività, ma privo di uno scopo morale.
Welby continuerà il
dialogo ecumenico con la Chiesa cattolica e, tra quindici giorni, al
Sinodo generale della Chiesa di Inghilterra cercherà di
evitare una bocciatura della legislazione sulle donne vescovo.
Silvia Guzzetti