Eventi 2010, un anno preso al volo

Con centinaia di fotografie, video, notizie e rimandi, Famigliacristiana.it ricostruisce fatti e personaggi salienti. E non perdetevi Famiglia Cristiana con l'Italiano dell'anno.

21/12/2010

"Gli anni", diceva Catherine Deneuve nel film Anima persa, "sono come una gomma che tutto cancella, leggera, invisibile...". La Deneuve, negli anni Settanta, poteva permettersi di dire qualunque cosa. Soprattutto se, come in questo caso, la battuta conteneva un grano di verità. Il nostro tempo veloce ci spinge a dimenticare anche ciò che è appena accaduto. a passare oltre, a vivere in un eterno e inarrestabile presente.

     Famigliacristiana.it propone per questo periodo di fine anno un'operazione un po' diversa. Con Eventi 2010 - Italia&Mondo cerchiamo di inserirci nel flusso del tempo, di prenderlo per la coda mentre ancora scorre. Sono i fatti salienti dell'anno ancora caldi e pulsanti: dai grandi drammi collettivi dei Paesi lontani (l'alluvione in Pakistan, la guerra in Afghanistan) alla cronaca della strada accanto.

     Vogliamo viverli ancora, finché sono con noi. Non riviverli come vecchie memorie ormai ingiallite. Vogliamo trarne un'ultima impressione prima che passino e diventino ieri. Provare a capire. Ci aiutano le fotografie (ne troverete 430), i video, i link agli articoli e agli interventi che avete appena finito di leggere sul nostro giornale on line.

     Ma non è finita. Nel numero speciale di Famiglia Cristiana in edicola dal 30 dicembre il 2010 prosegue in un'altra veste. I fatti e i personaggi negli approfondimenti delle grandi interviste e delle analisi dei giornalisti della redazione. In più, la scoperta dell'Italiano dell'anno. Come fu l'anno scorso per Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr, anche questa volta la scelta è sorprendente. E farà discutere.

     

Fulvio Scaglione
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Postato da Andrea Annibale il 22/12/2010 18:42

Ciao, anch’io faccio il bilancio del mio modestissimo 2010. Ho visti pubblicati circa 80 commenti su due distinti Blog, quello di Famiglia Cristiana e quello di A Sua Immagine – RAI. Qualcuno dirà: “Ma tu cosa c’entri, sei un intruso”. Il bello è proprio questo forse, che non c’entro niente. Non sono un giornalista né un teologo, né un filosofo, né un sociologo, né un politologo. Al Liceo Classico non me la cavavo molto bene. Per un caso della grazia, 80 commenti sono stati pubblicati. Spero mi abbiano letto dei bambini, spero di avere trasmesso e restituito qualcosa di ciò che ho ricevuto da Famiglia Cristiana e dalla RAI. Con queste parole auguro a Fulvio Scaglione un magnifico 2011 con stima e simpatia. E voglio lasciare un arrivederci al 2011 ai lettori del Blog con un pensiero teologico che mi ha ispirato la lettura del Messaggio papale di oggi. Sant’Ireneo sottolinea la somiglianza del Padre con il Figlio, se ho capito bene, nel Figlio scopriamo l’essere stesso di Dio. Ci sono poche eccezioni nel Vangelo alla somiglianza di Dio Padre con Dio Figlio. Gesù stesso dice tre cose in proposito. Che il Padre è più grande di lui. Che ci sono cose, verità nascoste, che non vengono rivelate perché “non ne possiamo – al momento – portare il peso”. Che, infine, solo il Padre conosce l’ora ed il giorno in cui Gesù dovrà ritornare. Viviamo nell’attesa del ritorno di Cristo. Ha ragione don Benzi quando dice che il Natale come fatto storico passato non è l’essenza da cogliere, ma Gesù vive in ogni bambino, negli ultimi della terra. Lo avete fatto a me, dirà Gesù in Matteo, 25. Non dice: “Lo avete fatto al Padre”. Questa è una quarta differenza tra Gesù e il Padre. Il Padre soffre per i nostri peccati ma è, in un certo senso, intangibile, come lo Spirito Santo. Il Padre e lo Spirito non sono morti sulla Croce. Il Padre ha una volontà autonoma rispetto a quella di Gesù altrimenti non avrebbero senso alcune parole di Gesù stesso quando dice “Padre passi da me questo calice se possibile, però non sia fatto secondo la mia ma secondo la tua volontà” ed inoltre “Mio Dio, mio Dio perché mi hai abbandonato?”. Quando muore, Gesù rimette, consegna, il suo spirito al Padre. Con la morte di Gesù è come se la Trinità si ricomponesse nella sua originaria armonia distrutta dall’empietà degli uomini e dal crucifige. Non bisogna dimenticare che Dio è Trino. Tre persone distinte in un unico Dio. Pure l’autonomia dello Spirito Santo che il Padre manderà come Spirito Consolatore è affermata dai Vangeli. Gesù ci parla del Padre, ed in Gesù conosciamo Colui che lo ha mandato. Gesù ci svela lo Spirito come Consolatore e ci svela sé stesso come Figlio incarnato e ci svela infine Dio come Padre. E’ il mistero del Dio uno e Trino. Il ritorno di Gesù vivente, diviene, con la Sua morte la nostra somma speranza. Il Padre nasconde verità che per ora possiamo intuire ma sarà comunque diverso nel Regno dei Cieli quando vedremo le verità spiegate dai teologi, elucubrate dai filosofi, “faccia a faccia”. Dio sarà una esperienza sensoriale non più intellettiva. Non ci sarà più bisogno neppure della fede, ma sperimenteremo ciò che resta dell’essenza stessa di Dio, cioè la carità come dice la Bibbia. Ciao.

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