23/11/2011
Lo stilista salentino Pino Cordella.
Lo stilista dei Papi e dei vip, il salentino Pino Cordella, e due istituzioni storiche pugliesi: l'Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, oggi centro di ricerca medica tra i più all'avanguardia nel mondo, fondato da Padre Pio a San Giovanni Rotondo, e la Fondazione Lirico Sinfonica del Teatro Petruzzelli di Bari, riaperto tre anni fa dopo l'incendio che lo devastò nel 1991. Sono i vincitori della sesta edizione del Premio “Ambasciatore di Terre di Puglia”, giunto quest'anno alla sesta edizione, organizzato dall’Associazione Regionale Pugliesi di Milano e dall’Associazione “Fisa Club” di Peppino Principe, fisarmonicista di fama internazionale che celebra quest'anno i 70 anni di carriera, dai concerti nei locali jazz milanesi nell'immediato dopoguerra fino alle tournée nei più prestigiosi teatri del mondo.
Il Teatro Petruzzelli di Bari.
Sarebbe fin troppo ovvio che un evento del genere si tenesse in Puglia.
Invece no, si è svolto a Milano al Centro Congressi della Provincia,
dov'è diventato un appuntamento fisso da diversi anni. Complice la folta
comunità pugliese che vive e lavora nella capitale meneghina: in base
agli ultimi dati, su un milione e 300 mila abitanti, oltre 180 mila sono
pugliesi. Principe è uno dei tanti emigrati al Nord che ha fatto
successo. Come il maestro Enrico Muti, Anna Maria Bernardini De Pace,
che è anche presidente del Premio, Livia Pomodoro, presidente del
Tribunale di Milano, l'ex prefetto Bruno Ferrante, Enzo Jannacci,
Armando Spataro. Il premio, d'altra parte, serve proprio a questo:
valorizzare persone e istituzioni che per le loro competenze
professionali e artistiche - unite a doti intellettuali, capacità
organizzative, profonda umanità, attitudini relazionali nell’arte, nella
musica, nel cinema, nell’economia - hanno illustrato il made in Puglia e
la sua immagine nel mondo.
L'Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” fondato da Padre Pio a San Giovanni Rotondo.
«Parlando delle genti di Puglia, dei popoli di questa parte dello
stivale si finisce per evocare tante cose, tante persone e istituzioni
che rappresentano ognuno a suo modo la propria terra», spiega Giuseppe
Selvaggi, responsabile eventi dell'Associazione Regionale Pugliesi e
ideatore del Premio. «Sceglierne solo alcune è sempre difficile; più
facile constatare che il loro tratto comune è quello di non passare
inosservate».
Il manufatto consegnato ai premiati è stato creato e
realizzato dall’artista Nande, con una riproduzione in bassorilievo del
faro di Santa Maria di Leuca: situato nella parte più estrema del tacco
d'Italia, è il simbolo della creatività che ogni pugliese porta dentro
di sé ovunque vada.
Dino Abbascià, presidente dell'Associazione pugliese di Milano.
Storia antica quella dell'associazione pugliese di Milano. È nata nel
1921, novant'anni fa. Oggi ha una sede vicino a Piazza Cinque Giornate,
in via Pietro Calvi. Dal 2002, a presiederla è il Cavaliere del Lavoro
Dino Abbascià. La sua storia è l'emblema di tante altre: arriva in
Lombardia nel 1955, a 13 anni, per fare il garzone nella bottega di
frutta e verdura di un parente. Ora gestisce un'azienda da 20 milioni di
euro, una delle più grandi della regione per distribuzione di primizie.
«Il Premio costituisce un’ottima opportunità per promuovere la
Risorsa-Puglia nelle sue diverse sfaccettature», afferma Abbascià. «In
un mercato culturale che tende a globalizzare tutto, premiare le
professionalità legate alle persone ed alle istituzioni significa
restituire valore al singolo e quindi al territorio a cui appartiene».
Il premio, negli anni scorsi, è stato attribuito, tra gli altri, al
gruppo dei Negramaro, Al Bano, al presidente del gruppo Telenorba Luca
Montrone, allo showman Renzo Arbore, allo stilista Ennio Capasa, al
regista Edoardo Winspeare, al comico Checco Zalone. L'estro pugliese ha
tanti volti diversi...
Antonio Sanfrancesco