03/02/2011
Installazione dell'agenzia olandese KesselsKramer. Foto di Fabrizio Marchesi.
Una libreria volutamente imbarcata sotto il peso dei libri perfettamente allineati grazie a una selezione dei volumi: è un’immagine curiosa, un’ironica riflessione sul design del quotidiano del londinese Daniel Eatock. Ma bizzarro è anche lo slogan dell’agenzia olandese KesselsKramer (39 dipendenti ad Amsterdam e 10 a Londra, nota per le prime campagne dei jeans Diesel) per pubblicizzare il Brink Budget Hotel di Amsterdam: “Letti fatti in ogni stanza con bagni gratis e funzionanti”.
Questi progetti sono solo un esempio degli oltre trenta studi di design, fra i più innovativi al mondo (con una selezione dedicata agli italiani under 30), che partecipano al Graphic Design Worlds, la mostra allestita alla Triennale Design Museum di Milano fino al 27 marzo. Secondo il curatore e designer Giorgio Camuffo la nozione di “mondi” richiamata nel titolo è una chiave d’indagine per mettere in luce la diversità di approcci e punti di vista che animano il graphic design contemporaneo.
Ciascuno degli autori in mostra si autorappresenta come preferisce: installazioni, video, foto. Ne nasce un percorso a sorpresa, ogni stanza svela un immaginario. Lungo i 1.500 metri della galleria dell’architettura s’incontrano, in un mix di opere, suoni e parole, i guru della creatività. L’agenzia olandese Metahaven, presenta un progetto sull’identità di Wikileaks, il sito coordinato da Juliane Assange che sta rivelando i segreti dei cablo statunitensi. S’incontra Richard Vanderlachen, che ogni giorno disegna il commento politico sulla prima pagina del quotidiano olandese de Volkskrant. Raffinate le idee del duo francese M/M (Michaël Amzalag e Mathias Augustyniak), consacrato dalle collaborazioni con gli stilisti Balenciaga, Calvin Klein, Yohji Yamamoto, Stella McCartney, Prada (per la quale hanno realizzato di recente un alfabeto originale), Madonna, Biörk e la rivista Vogue, innamorata della sua eleganza grafica e dell’insieme perfetto tra disegno e fotografia.
Fra le promesse italiane invitate a presentare il loro “mondo”, spiccano le sperimentazioni audiovisive di Invernomuto e i progetti editoriali e contenuti per web e new media del milanese Francesco Valtolina. Quest’ultimo ha lavorato in diversi settori della grafica, compresa quella animata per Mtv, poi si è dedicato a tempo pieno come art director a Mousse, mensile d’arte.
Dopo aver visitato la grande esposizione Graphic Design Worlds suggeriamo di salire al primo piano dove, fino al 27 febbraio, è in corso Quali cose siamo (compresa nel biglietto di otto euro): terza interpretazione del Triennale Design Museum a cura di Alessandro Mendini, è stata eletta dal New York Times “2010 best design exhibition”: la migliore mostra di design del 2010.
Ginevra Petrolo