06/06/2013
Per avere un'idea esatta delle potenzialità e della forza della musica bisogna essere presenti al concerto che si terrà venerdì 7 giugno alla Basilica di San Marco di Milano. Lì si esibiranno 150 giovani artisti, nella veste di musicisti o di coristi. Fanno parte del Sistema delle orchestre e dei cori giovanili e infantili della Lombardia, voluto in Italia da Claudio Abbado sul modello di El Sistema, creato da José Antonio Abreu in Venezuela e assurto a straordinario modello di integrazione sociale.
Nella sola Lombardia sono più di mille i giovani oggi coinvolti nelle attività musicali dei sei nuclei aderenti al Sistema e dei due nuclei sperimentali, mentre altri cinque nuclei sono in via di formazione. Una realtà importante, dunque, ramificata in tutta Italia, che si pone come occasione di crescita umana e artistica per tutti i ragazzi, anche e soprattutto per quelli che vivono in condizioni disagiate o difficili.
I protagonisti del concerto del 7 giugno fanno parte della Pasquinelli Young Orchestra, al suo debutto, con bambini dagli 8 ai 12 anni; Futurorchestra, formata da ragazzi dai 12 ai 18 anni; il Coro Song, con giovani dai 10 ai 15 anni; e il Coro delle Mani bianche, composto da bambini e ragazzi non udenti. In programma musiche di Haendel, Haydn, Vivaldi, Elgar, Grieg...
Il concerto è l'occasione, per chi già non lo conoscesse, di incontrare il Sistema orchestre e cori giovanili e infantili in Italia, ispirato, come si diceva, a “El Sistema”, modello educativo diffuso ormai a livello globale, che offre a bambini e ragazzi la possibilità di accedere gratuitamente a una formazione musicale collettiva di esemplare portata socio-culturale.
Fondato nel 1975 in Venezuela da José Antonio Abreu, il progetto coinvolge giovani di ogni provenienza sociale, anche con disabilità.
I suoi obiettivi sono l’integrazione, l’inclusione, la compensazione del disagio e la sensibilizzazione culturale, con la finalità di promuovere il riscatto sociale comunitario e la crescita di cittadini migliori. La pratica musicale d’insieme nei nuclei, gratuita e intensiva, e il tutoring “a cascata” (gli insegnanti educano i ragazzi e i ragazzi più progrediti gli esordienti) sono i cardini della strategia.
È così che lo studio della musica, che invita all’ascolto reciproco, alla condivisione e al rispetto, diventa strumento di socializzazione e di solidarietà.
Gustavo Dudamel, Diego Matheuz, Cristian Vásquez, Dietrich Paredes sono alcuni dei celebri direttori d’orchestra che, formatisi grazie a “El Sistema”, sono i testimoni del valore di questa esperienza.
Paolo Perazzolo