Piacere Chiambretti, deejay

Piero Chiambretti presenta una sua personale compilation. E racconta del suo particolare rapporto con la musica "salva Italia".

10/06/2012
Piero Chiambretti (foto Eidon).
Piero Chiambretti (foto Eidon).

Canta che ti passa. O meglio, ascolta musica e dimentica. Questo è il rimedio di Piero Chiambretti al difficile periodo che sta attraversando il Paese. Perché non si può vivere solo di preoccupazioni, ma è necessario saper anche evadere. Chiambretti Night, solo per numeri uno vol. 3 è un viaggio musicale di emozioni positive che ti permette di scoprire che lo showman torinese è anche un grande conoscitore di musica. Ma solo per palati fini.

Non si definisce un talent scout, solo un grande appassionato. Ed ecco che tiene particolarmente all’ultima compilation e vuole presentare i brani più significativi che vi sono contenuti. “Il disco si apre con Glitter & Gold, un pezzo che tutte le radio stanno programmando, ma la compilation l’avevo preparata tre mesi fa e, quindi, avevo visto giusto. E’ interpreto da Rebecca Ferguson, una ragazza che ha una voce meravigliosa che arriva da un talent show. E' la dimostrazione che non bisogna storcere troppo il naso di fronte alle gare di talenti. I reality sono una cosa, i talent un’altra. Il secondo pezzo che voglio segnalare è 50 ways to leave your love, una cover di Paul Simon, cantata dalla zia di George Clooney, Rosemary Clooney. Pochi sanno che in famiglia i Clooney hanno anche una cantante degli anni ‘50/’60. La signora adesso è un po’ attempata ma all’epoca era sicuramente una figura interessante della musica americana”. 

- Tutti belli in quella famiglia…

"Tutti belli e anche bravi. Spero abbiano almeno un difetto che non so qual’ è, perchè non li conosco personalmente. Come terzo pezzo indico My Soul di Paul McCartney. La voce è la sua, ovviamente, ma è all’interno di un disco di un indiano che, evidentemente, ha avuto tante collaborazioni e anche quella con l’ex Beatles. Una canzone abbastanza curiosa perché le influenze sono quelle del pop inglese ben spruzzate con qualcosa di orientale grazie a Nitin Sawhney".

- La compilation contiene 16 tracce. Con quale criterio le hai scelte?

"Al primo posto nelle scelta metto sempre l’originalità. Poi, i suoni, subito dopo le melodie ed infine gli interpreti. Sono brani che devono darti un’emozione, un’immagine, un sapore.  Questa è la mia scaletta di ricerca. Ascoltare musica è un lavoro quando diventi un selezionatore. Come l’allenatore della Nazionale che deve scegliere i migliori calciatori in giro per il campionato italiano e non solo. Le complicazioni, nel caso della musica,  sono quelle delle concessioni. Una volta scelto il pezzo bisogna chiedere ai discografici, ai produttori dei dischi in questione le liberatorie per avere i pezzi da inserire nel nuovo lavoro. Non è semplice. Non c’è un solo genere musicale ma più generi per rendere il disco molto mosso. D’altronde, le compilation nascono per mischiare i sapori che, spesso, un disco singolo non può avere. Il cd di un autore, per quanto i pezzi siano tutti diversi, ha una sola matrice che è quella del gusto dell’autore. Quando gli autori diventano 16, sono 16 i gusti. Un gelato molto ricco".  

- Nella compilation non c’è musica italiana. Non ti piace?

"Mi piacciono i classici, i cantautori, certe novità delle nuove leve. Mi fa, però, sognare molto di più la musica straniera, anche se non mi definisco certo un esterofilo. La musica italiana, considerato che noi siamo italiani, è anche più nota, più gettonata, più proposta anche dalle radio. Il mio disco lo volevo più ricercato. E allora cerco di scoprire la musica che fanno, i danesi, gli indiani. Ho proposto anche un disc jockey austriaco, Parov Stelar. Mi piace girare il mondo della musica". 

- In quale parte della casa ti rifugi ad ascoltare musica?

"La musica l’ascolto su diversi mezzi. In radio, quando sono in auto. In casa, in mansarda, dal computer cui ho fatto mettere grandi casse. Ho il vizio che hanno i disc jockey. Ascolto la musica a volume molto alto". 

- Per molti la musica è la colonna sonora della vita, è così anche per te?

"Se non è la colonna sonora è comunque una sorella, un parente stretto. Abbiamo tutti la canzone del cuore, dell’infanzia, del ricordo, dell’amore". 

- Come sta andando il disco? 

"Il disco è entrato subito in classifica. Al ventesimo posto nella prima settimana. Ora è al quindicesimo. Se questo è il trend spero di riuscire ad arrivare anche un po’ più in alto. Ma solo per il piacere di aver fatto una cosa che è piaciuta. Non per un vero e proprio scopo economico. Qualcuno guadagna facendo dischi ma in una compilation la destinazione dei proventi è talmente variegata e spezzettata che l’autore è la persona che incassa meno royalties di tutti". 

- A Torino hai aperto tre locali. Che musica si ascolta? 

"Ascoltiamo musica, ma ci sono leggi abbastanza severe sulla diffusione della musica nei locali pubblici. Non posso mettere i miei dischi, non posso mettere le registrazioni. Allora ci appoggiamo alle radio del web  che fanno jazz o musica classica. Lontano dalle logiche delle radio generaliste che sentiamo tutti i giorni". 

- Ti definisci un conduttore perché i presentatori hanno la cartellina dove c’è scritto tutto. Allora un vero disc jockey che requisiti deve avere? 

"Deve avere orecchio, naturalmente. Essere molto attento a saper scegliere quei pezzi che non siano i soliti. Perché se è vero che le playlist delle radio fanno girare solo 40 pezzi, è altrettanto vero che ci sono milioni di brani che non si sentono mai e che, per qualche motivo, sono meglio di quelli ad alta rotazione". 

- Quali radio ascolti? Hai un conduttore preferito o che stimi particolarmente? 

"Ho un discreto affetto per uno speaker di Radio Capital che ritengo molto preparato, Massimo Oldani". 

- Essere intelligenti e arrivare prima degli altri, a volte, può essere un handicap? 

"L’intelligenza è un dono naturale che va poi sviluppata, come un muscolo in palestra. L’applicazione e il lavoro fanno il resto. Qualunque cosa io faccia, dal programma radiofonico al programma televisivo, ci metto lo stesso impegno e la stessa dedizione. Ci sono ragazzi di grande talento ma molto pigri che si perdono. Altri, magari con un pochino meno di talento, che riescono, con la loro tenacia, a raggiungere grandi risultati. Se il talento applicato al lavoro viaggia alla stessa velocità si rischia di fare anche dei grandi successi". 

- Hai lo stesso agente di Beppe Grillo, Aldo Marangoni, figlio del più noto Cencio Marangoni. Ti ha mai consigliato di seguire l’esempio di Grillo e metterti in politica? 

"Ci sono già abbastanza suonati in politica. Credo che non ci sia proprio bisogno di me". 

- Hai detto che diventare padre ti trasforma dentro e fuori. In che senso? 

"Margherita è un dono del Signore. Ho avuto questa figlia quando pensavo che mai avrei avuto figli. L’idea di restare single mi aveva accarezzato per tanti anni. Ma la natura umana è fatta anche di continuità e un figlio ti allunga immediatamente la vita. In questo senso, è stato veramente un grande regalo. Allo stesso tempo, a causa della società che viviamo, aumentano le responsabilità e le preoccupazioni. Intanto, Margherita è già una piccola star. Ha poco più di un anno. Non parla, non cammina ma fischia". 

- Come Mister Trapattoni? 

"Quasi. Farà l’allenatore…". 

- L’Italia ce la farà agli Europei? 

"Io spero che l’Italia che la faccia nel mondo, più che agli Europei. I calciatori continuano a essere dei privilegiati. Non capisco come si possano ancora dare tutti quei soldi a dei ragazzi che giocano a uno sport bellissimo ma che è fatto di gente che corre dietro a una palla. Indubbiamente sono un grande tifoso di calcio e del Torino. Lo amo, lo seguo da sempre ma in questo momento la priorità è il Paese.  E il Paese certo non passa attraverso il mondo del pallone. Tutti i soldi impiegati nel calcio sarebbe meglio impegnarli altrove".

 

Chiambretti Night, solo per numeri uno vol.3 

Tracklist


01. Glitter & Gold - Rebecca Ferguson [03:28]
02. Stylish Class - Harley & Muscle [06:31]
03. The Paris Swing Box - Parov Stelar [05:22]
04.
La Maison - Gabin [05:56]
05.
Give me the Night (Chill Out Version) - Smoma[05:37]
06. Life Is Real - Ayo [04:46]
07. Secrets - Lazygrooves [04:21]
08. Don't Start Lying to Me Now (Clean Radio Edit) - Joss Stone[03:17]
09. September in the Rain - Dinah Washington[02:07]
10. I Don't Know What I Can Save You from (Röyksopp Remix) - Kings of Convenience[04:13]
11. 50 ways to Leave Your Lover (2002 Digital Remaster) - Rosemary Clooney[04:23]
12. My soul (feat. Paul Mc Cartney) - Nitin Sawhney[04:03]
13. Summer in Paris - DJ Cam feat. Anggun [05:58]
14. About Us - Christophe Goze [06:20]
15.
Samba da Benção - Bebel Gilberto [04:46]
16. The Mojo Radio Gang - Parov Stelar [02:39]

 

Monica Sala
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Postato da santrev il 10/06/2012 21:32

Caro Chiambretti, vai a riascoltarti Gaber e riscoprirai l'originalitá e non solo. Soprattutto scoprirai quanto sono attuali le canzoni di Gaber!

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