25/06/2012
È il Festival che dispone del palcoscenico più sterminato e suggestivo del mondo e, giunto alla XVIII edizione, offre sempre tanti motivi che valgono il viaggio: “I Suoni delle Dolomiti”, dal 30 giugno al 31 agosto, portano la musica fra le montagne del Trentino, le sue malghe, le rocce, i boschi, i laghi. Accogliendo artisti di fama internazionale: musicisti, ma anche attori, scrittori, alpinisti e sportivi. Il pensiero attorno al quale ruota il festival è molto semplice: «La musica come linguaggio universale, la montagna come spazio di libertà». Uno spazio nel quale si trovano a proprio agio tanti artisti che ogni anno ritornano e nuovi nomi in una programmazione che dà voce ai generi della musica, dal jazz alla classica, dalla leggera alla world music. L’edizione 2012 prenderà avvio sabato 30 giugno, al Rifugio Micheluzzi, in Val di Fassa, con Malika Ayane, per concludersi venerdì 31 agosto, al Rifugio Fuciade, sempre in Val di Fassa, con un progetto speciale di Stefano Bollani che vedrà coinvolti il quintetto I Visionari e Irene Grandi. Domenica 1 luglio è previsto un evento dal particolare significato, dedicato alla montagna e alle sue tradizioni canore: “Dolomiti d’InCanto”. Alle 11 della mattina 10 cori del Trentino renderanno omaggio alle montagne elette dall’UNESCO Patrimonio Naturale dell’Umanità, esibendosi nei pressi di altrettanti rifugi.
Ricchissimo come sempre il programma nel suo complesso, con una novità: “Il Tabià dei Suoni”,
ciclo di concerti ospitato nella Baita Premessaria, nel cuore della
foresta demaniale di Paneveggio, recentemente restaurata e costruita con
il legno della Val di Fiemme che sin dai tempi di Stradivari fornisce la materia prima per la realizzazione di strumenti musicali di elevata qualità. Ospiti di questa sezione Gidon Kremer, il Quartetto di Cremona e Mario Brunello
(venerdì 3 e sabato 4 agosto, ore 11 e ore 15), che col suo violoncello
Maggini del ’700 è un amico de “I Suoni delle Dolomiti” sin dalla prima
edizione. Sempre in tema di note classiche, si segnalano i concerti del
violinista russo Pavel Berman con I Virtuosi Italiani (giovedì 19 luglio, Lagorai, Malga Cavallara), e di Giovanni Sollima
(con “The Interpretation of Dreams”) nel museo a cielo aperto di Arte
Sella (mercoledì 29 agosto, Malga Costa, Valsugana). Anche quest’anno
sono previsti gli appuntamenti con L’Alba delle Dolomiti, con i Dolomiti di Pace, che ospita artisti che si distinguono per il loro impegno a favore della fratellanza tra i popoli. E con Il Racconto delle Dolomiti, che avrà come protagonisti lo scrittore Erri De Luca ma anche il campione di ciclismo Francesco Moser.
Ma le Dolomiti hanno anche un’altra storia da raccontare: lunedì 9 luglio 2012 all’auditorium S. Chiara a Trento debutterà infatti l’Orchestra popolare delle Dolomiti
e uscirà un libro dedicato ai balli delle montagne venete. All’origine
del progetto è un gruppo di amici, studiosi, musicisti, amanti della
montagna e delle antiche tradizioni sonore. Roberto Tombesi, Francesco
Ganassin e Tommaso Luison hanno raccolto in un libro intitolato “Ballabili antichi per violino o mandolino (un manoscritto dalle Dolomiti del primo ’900)”, edito dalle edizioni Nota di Udine, il repertorio con il quale le tante
orchestrine che fino a qualche decennio fa popolavano la vita dei paesi
delle valli dolomitiche tra Veneto, Trentino e Sudtirolo deliziavano la
gente. E l’Orchestra popolare delle Dolomiti, fondata per l’occasione da Calicanto,
uno dei complessi italiani più accreditati in questo genere, farà
rivivere l’emozione di riascoltare queste pagine. In anteprima ecco una
delle musiche incise nel cd allegato al libro.
Giorgio Vitali