12/02/2013
Una delle più grandi passioni di Benedetto XVI è la musica classica. Una passione a cui non ha rinunciato nemmeno durante il pontificato, considerandolo un «dono di dio». Furono i genitori a iniziarlo: il papà Joseph, suonatore di cetra, e la mamma Maria, esecutrice di canti sacri. Bach, Beethoven e soprattutto Mozart sono i suoi autori prediletti: «Quando cominciava il Kyrie, era come se si aprisse il cielo», scrisse una volta.
Questo suo amore era noto. In occasione del 75° anniversario dell'inizio delle trasmissioni, i dipendenti
di Radio Vaticana regalarono a Benedetto XVI un I-Pod dove erano state registrate opere di Beethoven, Chopin, Tchaikovsky, Stravinsky e
Mozart. Si racconta che, appena eletto Papa, per concedersi qualche minuto al piano fuggiva dal
palazzo apostolico fino al suo vecchio appartamento, in piazza della Città
Leonina, dove suonava indisturbato qualche passaggio di Mozart. Sembra inoltre che, quando partecipava
a un concerto, fosse solito intrattenere alla fine la platea con riflessioni che
manifestavano la sua competenza e conoscenza dell'autore eseguito.
Nel 2010 Benedetto XVI "rischiò" addirittura di vincere il Classicil Brit Awards con l'album Alma Mater - Music from Vatican, nel quale interviene in voce in
diversi brani, eseguiti dal coro dell'Accademia filarmonica di Roma e
accompagnati dalla Royal Philarmonic Orchestra.
Ora ci piace immaginarlo immerso nella preghiera e reso più vicino a Dio dalle melodie del suo amato Mozart.
Paolo Perazzolo