06/05/2010
Loredana Errore
Bucarest, gennaio 1985: in un orfanotrofio della capitale romena arrivano Michele ed Enza Errore, una giovane coppia che vive ad Agrigento. Lui è vigile del fuoco, lei casalinga. Sono arrivati dalla Sicilia dopo aver espletato le lunghe pratiche che occorrono quando si tratta di ottenere un’adozione internazionale.
Non hanno avuto figli – e ne avrebbero voluti tanti – così provano a chiedere di adottare due bambini, un maschio e una femmina. Prima arriva lei, e quando si stringono al petto quel fagottino di bimba gioiscono vedendo quegli occhi così azzurri, quel faccino dall’aria sveglia e quella voce dirompente. Quella che diventerà la “Ragazza occhi cielo” è nata il 27 ottobre 1984 e nella cartella che i medici consegnano ai genitori si sottolinea che Loredana – questo il nome scelto per lei – usa continuamente la voce, non per piangere o frignare, ma per intonare nenie interminabili sinché non si addormenta.
«Forse inconsciamente», ammette oggi Loredana Errore, «avevo già deciso cosa avrei fatto da grande». Ma nel suo breve passato c’è una tragedia: i genitori sono morti in un incidente nel quale lei è miracolosamente sopravvissuta. Da Bucarest, pochi giorni dopo, gli Errore partono anche con l’altro bimbo, che ha 31 giorni più della “sorella”, si chiama Sam, ed è già di costituzione robusta. «Tanto che oggi», racconta Loredana, «fa il pompiere e ha già una bimba bellissima che ha battezzato Miriam».
Ora la famiglia è al completo e i due bimbi crescono praticamente come gemelli nella parte alta della bellissima Agrigento. Insieme, dopo le elementari e le medie frequentano ragioneria e si diplomano, poi lui si arruola tra i pompieri e lei continua a cantare. «Nei primi ricordi della mia infanzia», racconta Loredana, «mi rivedo seduta sulle gambe di papà che canto a squarciagola, poi a sei anni, a un festicciola di carnevale, tutti intonano la canzone che fa: “Lasciatela cantare la bella romanina”. La imparo subito e sfinisco tutti continuando per tutto il giorno».
– Dimmi la verità, quel tuo cognome, Errore, non ti ha mai creato problemi?
"Un po’ a scuola me la prendevo. Ora lo vivo come uno stimolo a commettere meno errori possibile».
– La voglia di cantare diventa sempre più prepotente...
«Un giorno mio papà mi dice: “Perché non ti iscrivi ad Amici?” Comincio con i provini e come è finita lo sai: arrivo seconda, Biagio Antonacci mi ascolta, scrive per me due canzoni e mi battezza “ragazza occhi cielo”, che diventa il titolo del mio disco». Loredana mi mostra le parole che ha inserito nel libretto del disco: «La vita con me è stata generosa, così ho voluto trasmettere il mio pensiero a chi continuerà a seguirmi: l’infinito amore per le cose, le parole, i respiri, i sentimenti e anche per gli errori, mi hanno portato sin qui, dove non immaginavo. Con il grande aiuto di Dio che ha diretto le mie scelte, facendo dei miei sogni un punto di forza, non ho mai mollato». «Ragazzi credete nei vostri sogni», dice sottovoce.
Loredana va verso i suoi già troppi impegni, ma ho l’impressione che ci rivedremo. La sua voce è già una realtà. non ti ha creato mai problemi? «Le battute sono all’ordine del giorno e un
Gigi Vesigna