14/09/2012
Messiaen in uno scatto del 1972.
Olivier Messiaen è uno dei più grandi compositori di ogni tempo. Vero poeta della musica, Messiaen amò la natura ed in particolare il canto degli uccelli, che considerava “i più grandi musicisti della terra”: fu un vero ornitologo e girò il mondo per ascoltare suoni che poi trascrisse in sue composizioni memorabili.
Assorbì ogni forma di cultura ed arte: indiana, orientale, greca. Ma, con straordinaria umiltà, sedette anche all’organo di Notre Dame nel corso delle funzioni domenicali e scrisse pagine indimenticabili per pianoforte sul Bambino Gesù (i famosi “vingt regards”, ovvero “20 contemplazioni”) e un’opera immensa dedicata a San Francesco.
Nato ad Avignone nel 1908, è morto nel 1992. Durante la guerra venne internato in un campo di lavoro e qui scrisse il Quartetto per la fine del tempo.
A 20 anni dalla morte, la Sagra musicale malatestiana di Rimini propone
la prima assoluta in forma scenica di Harawi, un ciclo per voce di
soprano e pianoforte che Messiaen scrisse nel 1945. Sarà affidato (sabato
15 e domenica 16 settembre alle ore 21.30 nel Complesso degli
Agostiniani) alla fantasia di uno fra i più agguerriti gruppi della
giovane scena teatrale italiana: il Santasangre, vincitore del Premio
Ubu 2009.
Uno bozzetto di "Harawi", l'opera di Messiaen che sarà eseguita a Rimini in prima assoluta nell'ambito della Sagra musicale malatestiana.
Harawi non è solo un capolavoro per il valore musicale
della partitura, ma anche per le poesie scritte dallo stesso compositore,
che ha mescoltato il francese con la lingua peruviana. Il ciclo rilegge
in chiave esotica il mito di Tristano e Isotta, e la parte musicale sarà
curata dal soprano Matelda Viola e dal pianista Lucio Perotti.
«Con
Harawi Messiaen ci porta nel magico folklore del lontano popolo
quechua», raccontano i ragazzi del collettivo romano. «Gli amanti si
cercano in un continuo errare quotidiano, comune, umano nel tentativo di
rifondare l’unità andata perduta. Ma questa interezza per Messiaen è
possibile solo oltre la morte». Harawi rappresenta il momento più
intenso della programmazione del festival: www.sagramusicalemalatestiana.it.
Giorgio Vitali