10/04/2012
Ugo Pagliai "interprete" di Papa Benedetto XVI.
Era destino che fosse Ugo Pagliai, uno dei più grandi attori del teatro italiano, a dare voce al testo Gesù di Nazaret di Benedetto XVI (audiolibro Emons-Libreria editrice vaticana). «Ho una certa consuetudine
con i Papi», racconta. «Ho doppiato Pio XII
in un video e poi ho interpretato il Giobbe
di Giovanni Paolo II. Quando ebbi modo di incontrarlo, gli dissi: "Sa che ho portato in scena il suo Giobbe?". Lui mi guardò quasi sorpreso, mi sorrise e disse: "Grazie". Sentirsi dire grazie da un uomo considerato un santo è un'emozione indescrivibile ».
E il progetto dell’audiolibro sul testo
di Ratzinger come è nato?
«Non so se sia stata un’iniziativa del Vaticano o dell’editore. Comunque sia,
mi sono trovato di fronte al Gesù di Nazaret di Benedetto XVI. Una storia che tutti conosciamo bene, ma che, attraverso
le parole del Papa, riscopriamo come nuova,
in una profondità diversa. D'altra parte la figura di Gesù è talmente grande che non finirà mai di aprire nuovi varchi verso Dio».
Come ha impostato la lettura del libro?
«Ho vissuto momenti particolari, di trance vorrei dire, nei quali ho verificato che l’approccio tecnico non eliminava affatto
la magia e il mistero della storia che
veniva raccontata. Avendo poco tempo
a disposizione, ho dovuto effettuare
tante registrazioni in cui leggevo solo
alcune pagine del libro, sulle quali mi ero concentrato. L’interpretazione è nata lì,
al momento, il che mi ha dato la possibilità
di uscire dagli schemi e di abbandonarmi
al flusso della narrazione».
Papa Benedetto XVI.
Ha mai incontrato Ratzinger?
«Mai, eppure penso di averlo conosciuto attraverso i suoi scritti, come
un uomo umile
e semplice. Se mi capitasse, mi comporterei come con Wojtyla. Mi
accosterei e, con rispetto, gli direi: "Sa che ho letto il suo Gesù
di Nazareth?».
Per dare una sensazione di che cosa intenda Ugo Pagliai quando parla dell'emozione di "interpretare" un testo così speciale, come il Gesù di Nazareth di Benedetto XVI, proponiamo ai nostri lettori due assaggi della sua lettura, estratti dall'audiolibro prodotto e pubblicato dalla Emons-Lev.
Ed ecco, ancora, un video che mostra il grande attore durante una delle registrazioni che hanno dato vita all'audiolibro e in un'intervista in cui racconta le emozioni che gli ha suscitato questa esperienza.
Pagliai parla di questo corpo a coropo con il testo scritto dal Papa come di uno stato di solitudine, impegnativa eppure gratificante.
Paolo Perazzolo