Laura Pausini, il grande ritorno

S'intitola "Inedito" il nuovo album della cantante che ha venduto 25 milioni di dischi nel mondo. Il duetto con la sorella Silvia e il sogno di una famiglia.

10/11/2011
Laura Pausini con il musicista (e suo compagno nella vita) Paolo Carta.
Laura Pausini con il musicista (e suo compagno nella vita) Paolo Carta.

Più di venticinque milioni di dischi venduti nel mondo, una tourné che va da San Paolo a Buenos Aires, da Santiago del Cile a Lima in Perù e via via sino all’America del Nord. Questo il futuro  prossimo venturo di Laura Pausini.

    Se vi va di dare un’occhiata al video che è servito al lancio del nuovo disco, Inedito, sappiate che vi hanno collaborato il regista Marco Belich che ha firmato le cerimonie di apertura e di chiusura  delle XX Olimpiadi,  Mark Fisher ha seguito i tour dei Rolling Stones, Bob Dylan e curato le luci del Cirque du soleil. Paolo Carta, ormai da anni il compagno di Laura s’è occupato delle musiche. E la voce di Laura ha fatto il resto. Quella che segue è una chiacchierata informale ai margini dell’intervista che appare su Famiglia Cristiana. Una chiacchierata tra amici veri che si conoscono ormai da più di ventanni. C’è una Pausini due nel futuro di una delle cantanti più popolari del mondo? C’è e non c’è, si chiama Silvia, è la sorella minore di Laura e duetta con lei in Nel primo sguardo, una delle canzoni del nuovo album uscito l’11 novembre.

    
“Quando ho riletto la  versione definitiva del testo che ho scritto con Niccolò Fabi", racconta Laura, "ho pensato che quelle parole, quella fiducia, si addicevano a una sola persona della mia vita, a mia sorella. Penso che Silvia sia una persona straordinaria, la amo e la stimo moltissimo. Non è stato facile convincerla a venire in sala di registrazione con me, ma alla fine ci sono riuscita.  Vorrei  anche portarla sul palcoscenico per l’inedito World Tour di quest’inverno, ma  vedrai che non ci riuscirò.” 

     Silvia ha dato negli ultimi dodici mesi una grande gioia e una grande paura alla sorella maggiore. Il 20 settembre 2010, già incinta dei gemelli, mentre viaggiava sull’autostrada, la sua macchina è stata investita da due gomme cadute da un Tir. Molta paura, ma per fortuna   nessuna conseguenza. La grande gioia, naturalmente, l’ha provata quando sono nati Matteo e Cecilia e zia Laura, il giorno di Pasquetta, è stata la madrina del battesimo.

- Laura, ricordi quella telefonata che ti ha raggiunta a Sanremo, quando cantavi La solitudine?. Me l’hai raccontata proprio tu dietro le quinte...


     “Che gioia e che stupendo sei a ricordartelo! Certo che me la ricordo, così come non posso dimenticare che, appena finito di cantare sul palco dell’Ariston, subito dopo la vittoria ero totalmente imbambolata. Tutti mi facevano foto, tutti mi chiedevano qualcosa e io continuavo a dire: lasciatemi andare  miei, devo chiamare casa e dire che ho vinto. Non pensavo che, come milioni di italiani, la mia famiglia sapeva tutto in diretta. Poi abbiamo fatto una riunione di famiglia: che faccio adesso?, chiedevo. Cosa si fa quando si fa i cantanti davvero? Un ricordo meraviglioso. Ancora una volta la mia famiglia era con me!”.

- Ti sei presa due anni di pausa e considerando quanto sei legata alle tue radici, pensi che un giorno riuscirai a dimenticare le luci della ribalta e vivere una vita “bucolica” nella tua terra d’Emilia?

     “No, assolutamente.  Come dice Non ho mai smesso, il secondo singolo del mio album, non credo ci riuscirei. Amo moltissimo quello che faccio. Piuttosto mi prenderò più spesse delle pause. Ma poi tornerò  cantare”.

- Sei milanista, come me, ma davvero a un derby dove eri stata invitata da amici nerazzurri, quando hanno atterrato Ronaldo sei scattata in piedi e hai gridato “Evvai!”?

     "Ecco qua,a volte l’immagine della Pausini  buona, cara, perfettina che spesso mi affibbiano, va in   frantumi. Sono tifosissima e non riesco a trattenermi… non ricordo se urlai proprio “evvai” ma allo stadio sono una tifosa diciamo… piena di trasporto. Lo sport è un divertimento ma anche uno scarico di tensione, non posso accettare la rivalità ma amo il gioco e la passione”.

     Un aneddoto che Laura non racconta ma non smentisce riguarda un invito che a Miami le fece Barbra Sreisand, in occasione del suo compleanno. Le si avvicinò l’attore Jim Carrey e le disse subito: tu sei italiana, per rimanere qui hai bisogno di una Green Card (il documento che serve per lavorare negli Stati Uniti), che ne dici se ci sposiamo subito?

- Una famiglia tua è un sogno, un’ipotesi o un’utopia?

     “E’un sogno che sono decisa a trasformare in realtà. Ma  non ora. Ne ho parlato tanto e in questi due anni di pausa molti mi hanno chiesto se fossi incinta. Ma io sono un Toro determinato, se non ho portato a termine questo sogno significa che non mi sento ancora pronta. A gennaio 2013 mi prenderò un’altra pausa. Forse in quel momento ci penseremo seriamente”.

Gigi Vesigna
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