13/10/2012
L'Archivio di Stato di Napoli.
Un Paese che voglia crescere, puntando sullo sviluppo culturale, non può prescindere dalle biblioteche. È il messaggio che si leverà oggi da molte città italiane, nella prima Giornata nazionale delle biblioteche. Una rivendicazione del proprio ruolo nella società, come sottolinea l'espressione "Bibliopride" coniata per lanciare l'iniziativa.
Un anno fa l'Associazione nazionale delle biblioteche (Aib) promosse "La notte delle biblioteche", un appello in difesa di strutture minacciate dai tagli ai bilanci e, ancor più, dall'indifferenza della politica. Oggi, 13 ottobre, è l'ora di questa nuova manifestazione. La questione centrale è: che cosa vogliamo fare di queste istituzioni culturali? Devono restare, e diventare ancora di più, centri del sapere, che organizzano e rendono disponibili i prodotti della creatività umana, forniscono l'accesso ai saperi, agevolano l'attività di ricercatori e studenti, custodiscono la memoria di una nazione, offrono a tutti i cittadini occasioni di crescita?
Se la risposta è positiva, urgono politiche coerenti. In questi ultimi anni, complice la crisi economica, si è andati nella direzione opposta: rispetto al 2005, il budget è stato tagliato del 63 per cento; lo sviluppo dei servizi informatici è rallentato drasticamente; il numero degli utenti è, parallelamente, diminuito...
Testimonial dell'evento sarà Andrea Camilleri che, nel videomessaggio visibile qui sotto, denuncia come qualunque taglio ai contributi alle biblioteche sia «un provvedimento assolutamente insensato».
Il logo della prima Giornata nazionale delle biblioteche.
Oltre a Camilleri, molti personaggi della cultura hanno aderito all'iniziativa. Michela Murgia e Marcello Fois, fra gli altri, interverranno in collegamento telefonico. Capitale del primo "Bibliopride" sarà Napoli. Non a caso: sia per la vicenda dei Girolamini, sotto sequestro per la sottrazione di oltre 2.200 volumi antichi, sia perchè resta un luogo di biblioteche d'eccellenza, che saranno visitabili durante la giornata. Alla Basilica di san Giovanni maggiore si svolgerà un seminario dall'eloquente titolo "Fatti, non promesse. Un'agenda per le biblioteche e i bibliotecari italiani". Nel corso della manifestazione verrà presentato anche il volume Alzando da terra il sole. Parole per l'Emilia, raccolta di 49 contributi di scrittori, musicisti e giornalisti a sostegno della ricostruzione della biblioteca di Mirandola, distrutta dal terremoto.
Se la denuncia e la protesta contro i tagli e l'assenza di politiche strategiche è sacrosanta, non mancherà qualche autocritica: è necessario che le biblioteche si aprano maggiormente al territorio, mettendo a disposizione il loro patrimonio di un pubblico sempre più ampio e offrendo un servizio al passo coni tempi e le nuove tecnologie.
Il comparto conta circa 12.700 sedi: 6.700 comunali, 2.000 universitarie, 1.250 degli enti ecclesiastici, 46 del Ministero dei beni e delle attività culturali. Gli occupati del settore oscillano fra i 15 e 17 mila.
Per informazioni sull'evento e le iniziative nelle città: www.aib.it
Paolo Perazzolo