12/01/2012
Si può misurare la felicità, o l’infelicità? Il
protagonista del romanzo Ricomincio da te
dello spagnolo Eloy Moreno, in uscita da Corbaccio
a fine gennaio, ha trovato un modo personalissimo
per farlo: ha calcolato in quanti
metri quadri si svolge la sua vita.
Risultato?
Tra casa propria, quelle dei genitori e dei suoceri,
l’ufficio dove lavora e quei pochi ristoranti e
bar che frequenta, ha scoperto che la sua esistenza
si consuma tutta in 445 metri quadri.
Certo, lo spazio è una questione relativa: c’è
chi, in un’angusta cella, ha concepito capolavori
letterari o espresso una vocazione spirituale.
Nel caso del protagonista – un informatico
sui quarant’anni, sposato e padre del piccolo Carlitos
– diventa al contrario il sintomo di una vita
che ha perso colore e sapore, nella ripetizione
stanca degli stessi gesti, dove il bacio
mattutino e serale con la moglie, per esempio,
anziché manifestare il rinnovarsi quotidiano
di una passione, è il segno del suo spegnersi
nella routine e nella rassegnazione.
Eloy Moreno è un informatico spagnolo di 37 anni.
Che fare, allora? Attraversata una serie di
travagliate vicissitudini, che non sveleremo,
il personaggio di Moreno decide di cambiare
radicalmente vita, per riconquistare il tempo
per gustare una relazione, tenersi per mano,
guardare un tramonto...
Un buon proposito per un nuovo anno
che comincia. Per questo invitiamo i nostri
lettori a riflettere su questo spunto, inviandoci
la fotografia (ne basta anche una scattata con il vostro telefonino)
del vostro metro quadro preferito, della
stanza in cui voi individualmente o con i vostri
cari vi sentiti vivi, veri e felici.
Mandate le
foto via e-mail a culturafc@stpauls.it o sulla
pagina Facebook di Famiglia Cristiana
(www.facebook.com/famigliacristiana). Pubblicheremo
le più interessanti sul nostro sito e su Facebbok e continueremo
a discutere dell’argomento.
Il libro di Moreno.
La storia di Ricomincio da te è un romanzo nel romanzo. Eloy Moreno, un informatico spagnolo di 37 anni, era convinto di avere scrittoun libro interessante, che avrebbe colpito la sensibilità dei lettori. Non la pensavano così gli editori, che gli rifiutarono la pubblicazione. Moreno, allora, decise di pubblicare a sue spese il libro e lo distribuì personalmente, passando di libreria in libreria, accompagnato dal padre e conla valigia piena di copie. Aveva ragione lui: la storia di un uomo chesi ribella a una vita in cui non c’è tempo per le cose essenziali èpiaciuta, al punto che è già alla decima edizione e l’editore Espasa l’ha acquistata e stampata con una tiratura di 60 mila copie. E ora arriva in Italia.
Paolo Perazzolo